41. Il 3° giorno di Tishrè cade il digiuno di Ghedaliàh (צום גדלי' Tzom Ghedaliàh). Ghedaliàh era uno Tzaddiq a cui i babilonesi avevano dato l'incarico di governare su Israele. E' stato assassinato il giorno di Rosh HaShanàh e per questo digiuniamo il giorno seguente. E' stato istituito un digiuno perchè la morte di uno Zaddiq è paragonabile alla distruzione del Bet HaMiqdash. (Orach Chajim 549:1, cfr. Tur). Quando il 3° di Tishrè cade di Shabbat (come quest'anno 5772) si sposta il digiuno al giorno successivo (dom). (Orach Chajim 549:3).
42. Il digiuno di Ghedaliàh parte dall'alba e termina all'uscita delle stelle. (Orach Chajim 549:1, 550) Questo vale solo nel caso in cui una persona non abbia dormito la notte. Nel caso una persona dorme durante la notte, il digiuno parte da quando va a dormire, a meno che non dica esplicitamente che vuole poter mangiare e bere la mattina successiva. (Orach Chajim 564:1). Per gli ashkenziti in base al Ramà c'è da facilitare e si può bere anche senza aver detto nulla. In ogni caso è opportuno effettuare il תנאי Tenai ~ condizione esplicita di voler mangiare e bere in ogni caso. (Mishnàh beruràh 564:6). Secondo la Qabbalàh è comunque opportuno non mangiare da quando ci si sveglia fino alla Tefillàh, anche nei giorni di digiuno (Kaf HaChajim Sofer 564:7).
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