2749 - Non ho Chametz in casa, devo fare comunque la vendita?
In sé non è necessario, ma talvolta è preferibile, perché talvolta può capitare di aver dimenticato del Chametz sfuggito alle pulizie, oppure per ignoranza non si sapeva che un determinato prodotto fosse Chametz (come il Whisky o la birra, derivati dal grano) e si è tenuto a casa. Dopo Pesach se non è stata effettuata la vendita è necessario eliminarli, senza averne alcun godimento. Se invece la vendita è stata fatta, non essendo di propria proprietà durante Pesach e appartenendo a un non ebreo - è permesso averne godimento.
2750 - Posso tenere il Chametz in casa, se ho effettuato la vendita?
Piccola lezione di storia. La vendita del Chametz non era presente al tempo della Ghemarà, ma è stata un'istituzione successiva, poiché in molti paesi gli ebrei non potevano esercitare numerosi mestieri. Tra alcuni dei mestieri permessi c'era quello di possedere una birreria oppure una macina. Entrambi i mestieri è comprensibile che non permettono di ripulire tutti i locali come dovuto durante Pesach, pertanto si è cominciato a vendere il locale a un non ebreo, con la speranza che lo rivendesse successivamente. Si applicava questa facilitazione quindi quando c'era perdita ingente.
Di fatto però se la vendita è 'legale' (come avviene oggigiorno con molti enti), è permesso vendere anche senza perdita ingente.
Quindi Me'iqqar HaDin ~ in base alla norma stretta sarebbe possibile anche vendere del Chametz che è rimasto, e lasciarlo per dopo Pesach, e non solo dove c'è perdita ingente, come può essere una bottiglia di Whisky. Ciò nonostante è preferibile optare per tenere solo ciò che non è completamente çhametz, evitando pasta, pane e simili. Come fare con quanto rimasto? Per prima cosa ci si organizza da quanto prima per 'terminarlo'. Per ciò che rimane è possibile optare a varie opzioni, tra cui si consuma quanto possibile, oppure si dona a ebrei bisognosi che possano venderlo essendo per loro perdita ingente, oppure donarlo ad organizzazioni che si occupano del distribuirlo a ebrei bisognosi (Ghmaçhim e fondi di Tzedaqàh).
Di fatto però se la vendita è 'legale' (come avviene oggigiorno con molti enti), è permesso vendere anche senza perdita ingente.
Quindi Me'iqqar HaDin ~ in base alla norma stretta sarebbe possibile anche vendere del Chametz che è rimasto, e lasciarlo per dopo Pesach, e non solo dove c'è perdita ingente, come può essere una bottiglia di Whisky. Ciò nonostante è preferibile optare per tenere solo ciò che non è completamente çhametz, evitando pasta, pane e simili. Come fare con quanto rimasto? Per prima cosa ci si organizza da quanto prima per 'terminarlo'. Per ciò che rimane è possibile optare a varie opzioni, tra cui si consuma quanto possibile, oppure si dona a ebrei bisognosi che possano venderlo essendo per loro perdita ingente, oppure donarlo ad organizzazioni che si occupano del distribuirlo a ebrei bisognosi (Ghmaçhim e fondi di Tzedaqàh).
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