Secondo l'opinione
dello Shulchan 'arukh[1]
si recita 'anenu durante tutte le Tefillot della giornata, compresa 'arvit
[anche se ancora non si digiuna] Così è l'uso tripolino.
Ma la maggior parte dei sefarditi in ciò segue l'opinione che
dice che si recita solo durante il giorno, quando si digiuna, quindi a
Shacharit e Minchàh[2].
Gli ashkenaziti invece seguono l'opinione del Ramà[3]
ז"ל che sostiene si reciti solo durante Minchàh,
tranne che per lo Shaliach Tzibbur che lo recita anche nella Chazaràh di
Shacharit.
Riassumendo:
1. 'Arvit, Shacharit e Minchàh. Opinione dello Shulchan 'arukh, seguita da pochi sefarditi, tra cui i tripolini.
2. Shacharit e Minchàh. Opinione prevalente presso i sefarditi.
3. Minchàh. Se non per lo Shaliach Tzibbur che l'aggiunge anche durante la Chazaràh di Shacharit, e così è l'uso ashkenazita in base al Ramà ז"ל.
Riassumendo:
1. 'Arvit, Shacharit e Minchàh. Opinione dello Shulchan 'arukh, seguita da pochi sefarditi, tra cui i tripolini.
2. Shacharit e Minchàh. Opinione prevalente presso i sefarditi.
3. Minchàh. Se non per lo Shaliach Tzibbur che l'aggiunge anche durante la Chazaràh di Shacharit, e così è l'uso ashkenazita in base al Ramà ז"ל.
[1] Shulchan ‘arukh
(Orach Chajim 565:3). Vedi vedi Mishnàh Beruràh 565:9.
[2] Vedi Kaf
HaChajim Sofer 565:17.
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