Tratto da una risposta su instaRav
Shalom Rav,
Mi chiedevo se fosse possibile, nel caso in cui esistesse, ascoltare la lettura della meghillat Ester in streaming. Data la situazione insolita dovuta al corona virus e date le misure di sicurezza da adottare (evitare luoghi affollati, in questo caso il tempio) mi chiedevo se un eventuale lettura della meghillà in streaming fosse comunque considerata valida.
A cosa si deve dare la precedenza? All’ascoltare la meghilla’ “dal vivo” o alla salvaguardia della propria salute e di quella del nostro prossimo?
Grazie anticipatamente.
Shalom Rav,
Mi chiedevo se fosse possibile, nel caso in cui esistesse, ascoltare la lettura della meghillat Ester in streaming. Data la situazione insolita dovuta al corona virus e date le misure di sicurezza da adottare (evitare luoghi affollati, in questo caso il tempio) mi chiedevo se un eventuale lettura della meghillà in streaming fosse comunque considerata valida.
A cosa si deve dare la precedenza? All’ascoltare la meghilla’ “dal vivo” o alla salvaguardia della propria salute e di quella del nostro prossimo?
Grazie anticipatamente.
Risposta di Rav Aharon Braha הי"ו - direttore di Deror Yqrà
Shalom uvrakhàh,
la tua domanda è importante, perché bisogna capire bene di cosa stiamo parlando.
La tua domanda è tanto attuale, che stavo scrivendo in merito una Teshuvàh, estendendo quanto dicono molti Ghedolè 'Olam e analizzando la questione dello streaming.
Semplifico il discorso senza entrare in tutti i dettagli tecnici.
Bisogna infatti sapere che la questione più complessa a riguardo delle domande tecnologiche, per cui bisogna sapere come funziona la questione a livello tecnico, e purtroppo non sempre tutti hanno le giuste competenze in merito.
Ci sono dei Ghedolim dell'inizio del secolo scorso (lo'azì) che hanno permesso la lettura della Meghillàh attraverso il telefono o la radio, perché non avevano compreso come si deve come funzionava.
Questo finché non è arrivato il Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל (vedi Shut Minchat Shelomòh 9 lungamente) che ha descritto che sia la radio che il telefono non trasmettono la voce stessa della persona, ma registrano la voce attraverso la membrana e la riproducono. Quindi sancisce nell' Halikhot Shelomòh (Mo'adim 2:329, Purim 1) in cui dice che non si può sentire la Meghillàh attraverso il telefono o la radio, e chi la sente non esce dall'obbligo.
Dopo la sua spiegazione i Grandi Poseqim hanno seguito queste linee guida, tra cui il Gaon Haçhakham 'Ovadiàh Yosef זצ"ל nel Chazon 'Ovadiàh Purim (56:3(:17)) e nel Shut Yabbi'a Omer (1 Orach Chajim 19:81). Così anche il Gaon HaRav Menashèh Klein זצ"ל nel Shut Mishnèh Halakhot 8:37§.
Bisogna però far notare quello che il Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל (Shut Minchat Shelomòh 1:9:fine 1:nota 4) riporta che ha parlato sulla questione con il Gaon HaChazon Ish, che gli ha detto che non è scontata la questione che la voce attraverso la membrana non sia valida come lettura, e che potrebbe essere (non dice che sicuramente è così, e anche il Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל lo sottolinea) che poiché la voce è stata creata dall'impulso diretto della voce iniziale, è considerato come la sua stessa stregua, essendo una voce diretta e non una registrazione.
Il Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל sottolinea che quanto dice il Chazon Ish è un çhiddush enorme, tanto che non viene accettato dalla maggior parte dei Poseqim.
Sottolineo inoltre che anche il Chazon Ish non l'ha detto come Pesaq LeMa'asèh, ma solo per dire che a livello di studio non è scontato dire come il Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל.
Ciò nonostante se anche volessimo 'accettare' l'opinione del Chazon Ish in qualche modo, è un'assurdità paragonarlo al caso dello streaming.
Te lo dico come ingegnere informatico, laureato prima al Politecnico di Milano e poi in Information Systems alla Bocconi.
La moderna telefonia infatti non funziona più nella modalità 'analogica' descritta dal Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל, ma attraverso il digitale.
Semplificando - il digitale funziona nel seguente modo (ci sono poi diverse procedure tecniche, ma ne è superflua la descrizione in questo ambito): ogni impulso di voce viene trasformato in digitale e diviso in 'pacchetti' e questi pacchetti vengono inviati singolarmente e ri-trasformati attraverso l'apparecchio ricevente. Quindi l'impulso non ha alcuna attinenza alla voce originale, ma è solo una riproduzione, similmente a tutti i ragionamenti riguardo al grammofono, che tutti sostengono non valga nulla.
Ossia, anche il Chazon Ish che solleva la possibilità che l'impulso della membrana sia dovuta direttamente a chi parla, qui non può dire lo stesso, perché si tratta solo di una trasformazione e registrazione di dati velocissima.
Così funziona tutta la comunicazione moderna, attraverso il digitale.
Lo streaming è ancora peggio in molti casi, perché non è neppure immediata.
Ci può essere un grande rischio che anche si trasgredisca un divieto nel rispondere "Amen" durante la trasmissione.
Sicuramente questo vale se c'è un ritardo di trasmissione di tre secondi, ma in base a quanto descritto è possibile che anche prima sia comunque un problema, ma questo è un dato da discutere con Grandi Poseqim.
Quanto risulta però evidente, è che persino se la trasmissione fosse analogica (cosa che non è) la stragrande maggioranza dei Poseqim sostiene che non si esca dall'obbligo.
Ma quando si parla poi di trasmissione digitale, anche quei pochi Poseqim che possono (forse) sostenere che si esca dall'obbligo, lasciano il tempo che trova, essendo solo una 'registrazione' immediata.
Chiaramente la questione è più complessa a livello tecnico e halakhico, ma credo sia sufficientemente chiaro.
Bisogna quindi porre attenzione a non porre inciampi in merito, e chiarire che non si esce dall'obbligo con una lettura di tipo 'streaming'.
Ora riguardo alla situazione, ho sentito con gioia quanto ha 'escogitato' Rav Di Segni שליט"א, il Rabbino Capo di Roma יע"א, che ha istituito dei turni di lettura al Bet HaKenesset maggiore a distanza di sicurezza, e così ha risolto buona parte dei problemi tecnici che possono provocare problemi. Ed è una soluzione che forse è consigliabile per diversi altri luoghi.
Anche dove non fosse possibile però, bisogna cercare di disporsi a sentire la Meghillàh da una Meghillàh kesheràh 'dal vivo'.
Sottolineo inoltre che quando una persona va in un luogo in cui non c'è certamente l'infestazione, e sta lì solo per compiere la Mizvàh, sussiste il principio di Shomer Mizvàh Lo Yed'à Davar R'a ~ Chi rispetta una Mizvàh non conoscerà qualcosa di male.
Chiaramente però, non ci si soffermi a chiacchierare o fare altro, ma solo a sentire la Meghillàh come si deve e pregare, tornando in fretta in casa. Se possibile tenendo adeguate distanze.
Sicuramente la lettura della Meghillàh è necessaria, ed è una Mizvàh molto importante da compiersi.
Aggiungo: il suo merito può fare la differenza, in particolare per gli ebrei, perché come HaQadosh Barukh Hù ha protetto lì chi ha fatto la Sua Volontà senza 'facilitazioni' dove queste non sussistono (evitare di inchinarsi alla statua sul collo di Haman ad esempio), anche qui vale lo stesso.
Riassumendo: non si esce dall'obbligo sentendo la Meghillàh in streaming, ed è importante averlo chiaro. Bisogna sentire la Meghillàh dal vivo, e bisogna disporsi sul come farlo.
Altri sistemi, in particolare per chi sta in quarantena:
- Farsi leggere la Meghillàh dalla stanza a fianco.
- Farsi passare una Meghillàh Kesheràh (se in quarantena - dentro del nylon trasparente, così da poterlo rimuovere poi) e leggerla - chi non sa come leggerla, può sentirla da una registrazione e leggerla parola per parola dal testo assieme alla registrazione - così esce dall'obbligo della propria lettura e non della registrazione.
la tua domanda è importante, perché bisogna capire bene di cosa stiamo parlando.
La tua domanda è tanto attuale, che stavo scrivendo in merito una Teshuvàh, estendendo quanto dicono molti Ghedolè 'Olam e analizzando la questione dello streaming.
Semplifico il discorso senza entrare in tutti i dettagli tecnici.
Bisogna infatti sapere che la questione più complessa a riguardo delle domande tecnologiche, per cui bisogna sapere come funziona la questione a livello tecnico, e purtroppo non sempre tutti hanno le giuste competenze in merito.
Ci sono dei Ghedolim dell'inizio del secolo scorso (lo'azì) che hanno permesso la lettura della Meghillàh attraverso il telefono o la radio, perché non avevano compreso come si deve come funzionava.
Questo finché non è arrivato il Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל (vedi Shut Minchat Shelomòh 9 lungamente) che ha descritto che sia la radio che il telefono non trasmettono la voce stessa della persona, ma registrano la voce attraverso la membrana e la riproducono. Quindi sancisce nell' Halikhot Shelomòh (Mo'adim 2:329, Purim 1) in cui dice che non si può sentire la Meghillàh attraverso il telefono o la radio, e chi la sente non esce dall'obbligo.
Dopo la sua spiegazione i Grandi Poseqim hanno seguito queste linee guida, tra cui il Gaon Haçhakham 'Ovadiàh Yosef זצ"ל nel Chazon 'Ovadiàh Purim (56:3(:17)) e nel Shut Yabbi'a Omer (1 Orach Chajim 19:81). Così anche il Gaon HaRav Menashèh Klein זצ"ל nel Shut Mishnèh Halakhot 8:37§.
Bisogna però far notare quello che il Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל (Shut Minchat Shelomòh 1:9:fine 1:nota 4) riporta che ha parlato sulla questione con il Gaon HaChazon Ish, che gli ha detto che non è scontata la questione che la voce attraverso la membrana non sia valida come lettura, e che potrebbe essere (non dice che sicuramente è così, e anche il Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל lo sottolinea) che poiché la voce è stata creata dall'impulso diretto della voce iniziale, è considerato come la sua stessa stregua, essendo una voce diretta e non una registrazione.
Il Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל sottolinea che quanto dice il Chazon Ish è un çhiddush enorme, tanto che non viene accettato dalla maggior parte dei Poseqim.
Sottolineo inoltre che anche il Chazon Ish non l'ha detto come Pesaq LeMa'asèh, ma solo per dire che a livello di studio non è scontato dire come il Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל.
Ciò nonostante se anche volessimo 'accettare' l'opinione del Chazon Ish in qualche modo, è un'assurdità paragonarlo al caso dello streaming.
Te lo dico come ingegnere informatico, laureato prima al Politecnico di Milano e poi in Information Systems alla Bocconi.
La moderna telefonia infatti non funziona più nella modalità 'analogica' descritta dal Gaon HaRav Shelomòh Zalman Auerbach זצ"ל, ma attraverso il digitale.
Semplificando - il digitale funziona nel seguente modo (ci sono poi diverse procedure tecniche, ma ne è superflua la descrizione in questo ambito): ogni impulso di voce viene trasformato in digitale e diviso in 'pacchetti' e questi pacchetti vengono inviati singolarmente e ri-trasformati attraverso l'apparecchio ricevente. Quindi l'impulso non ha alcuna attinenza alla voce originale, ma è solo una riproduzione, similmente a tutti i ragionamenti riguardo al grammofono, che tutti sostengono non valga nulla.
Ossia, anche il Chazon Ish che solleva la possibilità che l'impulso della membrana sia dovuta direttamente a chi parla, qui non può dire lo stesso, perché si tratta solo di una trasformazione e registrazione di dati velocissima.
Così funziona tutta la comunicazione moderna, attraverso il digitale.
Lo streaming è ancora peggio in molti casi, perché non è neppure immediata.
Ci può essere un grande rischio che anche si trasgredisca un divieto nel rispondere "Amen" durante la trasmissione.
Sicuramente questo vale se c'è un ritardo di trasmissione di tre secondi, ma in base a quanto descritto è possibile che anche prima sia comunque un problema, ma questo è un dato da discutere con Grandi Poseqim.
Quanto risulta però evidente, è che persino se la trasmissione fosse analogica (cosa che non è) la stragrande maggioranza dei Poseqim sostiene che non si esca dall'obbligo.
Ma quando si parla poi di trasmissione digitale, anche quei pochi Poseqim che possono (forse) sostenere che si esca dall'obbligo, lasciano il tempo che trova, essendo solo una 'registrazione' immediata.
Chiaramente la questione è più complessa a livello tecnico e halakhico, ma credo sia sufficientemente chiaro.
Bisogna quindi porre attenzione a non porre inciampi in merito, e chiarire che non si esce dall'obbligo con una lettura di tipo 'streaming'.
Ora riguardo alla situazione, ho sentito con gioia quanto ha 'escogitato' Rav Di Segni שליט"א, il Rabbino Capo di Roma יע"א, che ha istituito dei turni di lettura al Bet HaKenesset maggiore a distanza di sicurezza, e così ha risolto buona parte dei problemi tecnici che possono provocare problemi. Ed è una soluzione che forse è consigliabile per diversi altri luoghi.
Anche dove non fosse possibile però, bisogna cercare di disporsi a sentire la Meghillàh da una Meghillàh kesheràh 'dal vivo'.
Sottolineo inoltre che quando una persona va in un luogo in cui non c'è certamente l'infestazione, e sta lì solo per compiere la Mizvàh, sussiste il principio di Shomer Mizvàh Lo Yed'à Davar R'a ~ Chi rispetta una Mizvàh non conoscerà qualcosa di male.
Chiaramente però, non ci si soffermi a chiacchierare o fare altro, ma solo a sentire la Meghillàh come si deve e pregare, tornando in fretta in casa. Se possibile tenendo adeguate distanze.
Sicuramente la lettura della Meghillàh è necessaria, ed è una Mizvàh molto importante da compiersi.
Aggiungo: il suo merito può fare la differenza, in particolare per gli ebrei, perché come HaQadosh Barukh Hù ha protetto lì chi ha fatto la Sua Volontà senza 'facilitazioni' dove queste non sussistono (evitare di inchinarsi alla statua sul collo di Haman ad esempio), anche qui vale lo stesso.
Riassumendo: non si esce dall'obbligo sentendo la Meghillàh in streaming, ed è importante averlo chiaro. Bisogna sentire la Meghillàh dal vivo, e bisogna disporsi sul come farlo.
Altri sistemi, in particolare per chi sta in quarantena:
- Farsi leggere la Meghillàh dalla stanza a fianco.
- Farsi passare una Meghillàh Kesheràh (se in quarantena - dentro del nylon trasparente, così da poterlo rimuovere poi) e leggerla - chi non sa come leggerla, può sentirla da una registrazione e leggerla parola per parola dal testo assieme alla registrazione - così esce dall'obbligo della propria lettura e non della registrazione.
Qualora non fosse possibile sentire la Meghillàh in nessuno di questi modi, allora:
- Si legga la Meghillàh da un testo stampato sia di sera che di giorno
- Si legga l'Hallel senza Berakhàh durante il giorno
Vedi meglio: https://drive.google.com/file/d/1LZUg6zb1qLnMqg6UiCOrJtzLt9YipGlc/view?usp=sharing
Spero di essere stato sufficientemente chiaro Be"H - e Be"H che il merito della Meghillàt Ester possa proteggere tutto 'Am Israel!
Spero di essere stato sufficientemente chiaro Be"H - e Be"H che il merito della Meghillàt Ester possa proteggere tutto 'Am Israel!
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