Chanukàh e Motzaè Shabbat

2276. Havdalàh e Nerot Chanukàh a casa. A casa si torna alla regola generale“Tadir VeSheenò Tadir, Tadir Qodem” ossia “(se dobbiamo scegliere tra) ciò che è frequente e ciò che non lo è, ciò che è frequente ha la precedenza” (vedi lungamente pag74 del libro). Quindi si recita prima la Havdalàh e poi si accendono le Nerot Chanukàh, e così è l’uso della maggior parte dei sefarditi. (Mishnàh beruràh 681:3, Torat haMo’adim 8:9 e Yechavèh Da’at 1:75) Nel caso qualcuno abbia un minhag ~ uso chiaro opposto segua il proprio Minhag. (vedi Ramà z”L Orach Chajim 681:2, Mishnàh Beruràh 681:3, Beur Halakhàh ivi)

2277Borè Meorè HaEsh sulle nerot Chanukàh. E’ vietato recitare Borè Meorè HaEsh sui lumi di Chanukàh poiché non si può avere godimento delle Nerot Chanukàh, ma è necessario avere godimento della fiaccola su cui si recita Borè Meorè HaEsh. (Shulchan ‘arukh Orach Chajim 681:1) E’ però possibile utilizzare lo Shammash poiché non è vietato averne godimento. (Torat HaMo’adim 8:10)

2278All’uscita di Shabbat. All’uscita di Shabbat si affretti ad accendere quanto prima possibile. (vedi Halikhot Shelomò Mo’adim pag. 311) Quindi si stia attenti a non perdersi in chiacchiere o altro, ma subito dopo la tefillàh si torni a casa ad accendere la chanukiàh quanto prima possibile.

2279Ha dimenticato Attàh Chonanatanu. Chi non avesse recitato nella ‘amidàh Attàh Chonantanu per accendere le Nerot Chanukàh prima della Havdalàh reciti le parole “Barukh HaMavdil Ben Qodesh LeChol” (senza ulteriori aggiunte), perché prima di fare melakhot è necessario fare la Havdalàh. (vedi Mishnàh Beruràh 681:2 e Bet Yosef Orach Chajim 299)

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