Be"H: Tish'a BeAv - Perché?
Tish'a BeAv
Halakhot della settimana del 9 di Av
Halakhot del 9 di Av e della vigilia
Halakhot seguenti adattate dall'appendice del libro su Tish'ah BeAv posticipato riguardante il Midrash "Le Torture di Rabbì 'Aqiva e i suoi compagni"
‘Arvit
2496. ‘arvit. Si recita ‘arvit come
ogni giorno, senza aggiungere “Attàh Chonantanu” [persino se lo si è
dimenticato a Motzaè Shabbat] e non si aggiunge nessuna aggiunta
del digiuno.[1]
Birkat HaLevanàh
2497.
Birkat HaLevanàh. Si
reciti la Birkat HaLevanàh all’uscita del digiuno di Tish’ah BeAv[2], con Simchàh ~ gioia,
dicendo con voce piacevole e contentezza del cuore ‘David Melekh Israel Chai
VeQayam’[3].
2498. Domanda. Perché l’uso comune è quello di recitare al
termine del digiuno la Birkat HaLevanàh?
Risposta. Ci sono vari motivi. Tra questi perché il
giorno del digiuno di Tish’ah BeAv ‘nasce’ l’anima del Ben David ~
Figlio di Davide, che sarà il Melekh HaMashiach, e si annuncia
quindi alla luna e a Israel che sono prossimi a rinnovarsi[4].
2499. Cambiare scarpe. C’è chi sostiene che sia necessario proprio
mettere delle scarpe di cuoio prima di recitare la Birkat HaLevanàh
all’uscita di Tish’ah BeAv[5] e c’è
chi sostiene che il problema sia solo non essere scalzi[6]. C’è chi
aggiunge però, che le scarpe di gomma o da ginnastica (non contenenti cuoio)
che oggi si usano quotidianamente, talvolta anche per andare in luoghi
eleganti, non sia necessario cambiarle. [7]
2500.
Prima. L’uso comune è
di non recitare la Birkat HaLevanàh prima[8], ma c’è
chi tra gli ashkenaziti anticipa già dal tre del mese[9].
Havdalàh
2501.
Mangiare prima dell’Havdalàh. E’ vietato mangiare o bere nulla (tranne l’acqua) se
non dopo avere effettuato la Havdalàh[AA1] .[10]
2502.
Havdalàh. Al termine del digiuno chi non ha ancora sentito o
recitato la Havdalàh dopo l’uscita di Shabbat, è tenuto a farlo
prima di mangiare. (vedi pag[AA2] .
54)
Netillat Yadajim
2503.
Çhumrà. C’è chi usa
effettuare al termine del digiuno la Netillat Yadajim come al mattino,
senza recitarvi alcuna Berakhàh, non avendo potuto effettuarla
‘completa’ la mattina. [vedi pag[AA3] .
80]
Ed è bene farlo anche se non è obbligatorio[AA4] [11].
Mangiare Carne e Bere vino
2504.
Carne e vino. Solitamente all'uscita del digiuno di Tish'a BeAv l'uso comune è
vietare di mangiare carne e bere vino (fino a quando è dipendente dai Minhaghim).
Quando il digiuno è posticipato a Yom Rishon (dom) perché cadeva di Shabbat, c’è un cambiamento.
Gli ashkenaziti in base al Ramà [12]ז"ל sono rigorosi, per cui nella sera
dell'uscita del digiuno non possono mangiare carne e bere vino, ma permettono
già dall'indomani mattina. D'altra parte i sefarditi (che solitamente sono più
rigorosi in questo negli altri anni) permettono fin dalla sera in base a Morenu
HaRav Chajim Vital
[AA6] ז"ל[13]. C'è comunque chi è rigoroso,
solo e strettamente nel caso ce la faccia, a non mangiare carne e bere vino
all'uscita di ogni digiuno[14]. Vedi dettagli: http://deroryqra.blogspot.co.il/2012/07/carne-alluscita-di-tisha-beav-che-cade.html
‘Adah. L’uso tripolino è di permettere all’uscita del
digiuno, e c’è chi è rigoroso a permettere solo l’indomani.[15]
Italiani. In diverse comunità italiane sono rigorosi
come il Ramà ז"ל e permettono solo l’indomani e in altre
permettono come Maran ז"ל la sera stessa[16]
Sheechejianu e questioni varie
2505.
Sheechejianu. All’uscita del digiuno posticipato è possibile recitare Sheechejianu
anche subito.[17]
‘Adah. Così è anche l’uso tripolino[18].
2506. Altre
questioni.
Per tutte le altre questioni generalmente vietate all’uscita di Tish’ah BeAv
oltre al consumo di carne e vino, secondo tutte le opinioni quando Tish'a
BeAv cade di Shabbat, all'uscita del digiuno (dom sera) è possibile
fare tutto (compreso lavare i panni[19],
lavarsi anche con l’acqua calda[20],
tagliarsi i capelli e radersi (nel modo permesso)[21],
sentire musica strumentale registrata[22]
ecc.)[23].
[1] Yorù Mishpatekha 8:1.
[4] כ"כ Eliàh Rabbàh (Orach Chajim fine 551:46) a nome di
Rabbenu HaArì ז"ל [Shulchan ‘arukh HaArì, Hilkhot Ben HaMetzarim 2
nella Haggàh צמח].
[5] Morèh BeEtzb’a 8:239, Mo’ed LeKol Chai 10:94.
[6] Mishnàh Beruràh 426:11, çhesed LaAlafim 426:3.
[7] Vedi Birkat HaShem 4:10:36.
[9] Vedi Halikhot Shelomò
15:10:10:OH22, vedi anche Maharì Barona ז"ל (Siman 14) e Chazon
‘Ovadiàh 348-349:8:8
[10] Vedi Shulchan ‘arukh Orach Chajim 299:1.
[11] Vedi Ben Ish
Chai (1 Devarim 28).
[12] Ramà ז"ל Orach
Chajim 558:1.
[13] Vedi Birkè Yosef (Orach
Chajim 558:1) che cita anche il Perì Chadash, Mo’ed LeKol Chai 10:92, Kaf
HaChajim Sofer Orach Chajim 558:16, 20; vedi anche Berit Kehunàh (Ma'arekhet Taf 51). Così sostiene anche nel Shut Or LeTzion
3:29:26 e nel Chazon ‘Ovadiàh Ta’aniot 414-415 ובט' באב
דחוי. Vedi anche Maamar
Mordekhai Eliahu 29:9 che riporta solo l’uso ashkenazita.
[15] כ"כ Nachalat Avot
109:31, vedi Leqet HaQatzir 27:67 e 13.
[16] Vedi Shut
Zer’a Emet 1:82 ועוד (כצ"ל), riportato dal Leqet HaQatzir 27:13.
[18] Vedi Nachalat
Avot 109:30.
[19] כ"כ Shulchan
‘arukh Orach Chajim 551:4, Chazon ‘Ovadiàh Ta’aniot 415(-416):4(:4). Vedi
ulteriormente Halikhot Shelomòh (Ben HaMetzarim).
[20] כ"כ Chazon
‘Ovadiàh Ta’aniot 415(-416):4(:4), Nachalat Avot 109:30. Vedi ulteriormente
Halikhot Shelomòh (Ben HaMetzarim).
[21] כ"כ Shut Zer’a
Emet 1:82, Machaziq Berakhàh (558:5), Sha’arè Teshuvàh 558:4, Mishnàh Beruràh
558:5, Kaf HaChajim Sofer 558:17, Chazon ‘Ovadiàh Ta’aniot 415(-416):4(:4).
Vedi ulteriormente Halikhot Shelomòh (Ben HaMetzarim).
[22] Mishnàh
Beruràh 558:2(:4) a nome del Perì Megadim.
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