Oggi, 3 di Mar Cheshvan,
ricorre il giorno della scomparsa di Maran, padre di Israel e suo pastore,
Rabbenu ‘Ovadiàh Yosef זצ"ל, ed è importante per questo ricordare parte delle sue parole,
perché tutti ci abbeveriamo effettivamente da quanto ha detto.
Quando Maran HaRav ‘Ovadiàh
Yosef זצ"ל
ha pronunciato un discorso funebre (Hesped) sul suo maestro HaGaon HaRav ‘Ezrà
‘Attià זצ"ל dopo la sua scomparsa, Rosh Yeshivàh della Yeshivàh di Porat
Yosef, Maran זצ"ל ha ricordato le parole dei nostri Rabbnaim nella Ghemarà in
Massekhet Sanhedrin (92.) “Chiunque insegni Toràh in questo mondo, merita di
insegnarla nel mondo a venire”, deducendolo da un versetto. Maran זצ"ל ha
posto una domanda su ciò – qual è il livello particolare che ha l’uomo per
meritare d’insegnare Toràh nell’ ‘Olam HaBà?
Ha spiegato ciò in base a
un’altra Ghemarà (‘avodàh zaràh 5.) “Dice Resh Laqish – veniamo ad avere
riconoscenza ai nostri padri, perché se non avessero peccato con l’ ‘Eghel ~ vitello (d’oro) noi eravamo considerati
come chi non sarebbe mai venuto al mondo.” Spiega Rashì: se i nostri padri non
avessero peccato nel deserto, sarebbero rimasti vivi e integri per l’eternità,
e in confronto a loro noi non saremmo valsi alcunché, perché su quella
generazione viene detto “Io [HaShem] ho detto Voi siete un’Entità e figli del
Superiore siete tutti”, perché non sarebbero dovuti morire per nulla, se non a
causa del peccato dell’ ‘Eghel, viene quindi detto su di loro: “E quindi come
un uomo morirete e come uno dei ministri cadrete”. Si trova quindi che tutta la
grandezza degli esponenti dell’ultima generazione nella loro generazione
sarebbe stata in proporzione tendente allo zero.
Ecco che uno Tzaddiq
dell’ultima generazione è scomparso e la sua anima passa nei forzieri elevati
della Realtà delle Neshamot (‘Olam HaNeshamot), e nella yeshivàh Celestiale si
trovano i Maestri dell’epoca della Mishnàh (Tannaim), della Ghemarà (Amoraim),
Gheonim, e Poseqim Rishonim e Acharonim. I nostri Rabbnim hanno detto (‘eruvin
53.) “Il cuore dei primi [ossia delle prime generazioni] come Rabbì Akiva e i
suoi compagni era come l’apertura per un salone, mentre quello degli ultimi
[ossia delle ultime generazioni] come Rabbì Chijia e Rabbì Oshayàh, era come
l’apertura di una sala. E ha detto Rabbì Yochanan: “e noi come il buco di un
ago”. Quindi come si potrebbe credere che un Chakham delle ultime generazioni
abbia la forza di farsi ascoltare dai grandi delle generazioni precedenti?
Ciò nonostante uno Tzaddiq che
si è impegnato per tutti i giorni della sua vita a insegnare Toràh ad ‘am
Israel, per ingrandire la gloria della Toràh, quando giunge nella Yeshivàh
Celestiale, HaQadosh Barukh Hù in primis gli insegna Toràh, com’è detto: “Io
HaShem Tuo Signore ti insegno ad avere utilità, ti indico in che via
procedere.” Allarga la sua capacità di comprendere fino a che giunge ad essere
in grado ad insegnare. C’è quindi un livello enorme in chi merita d’insegnare
Toràh.
Ecco Maran Rabbenu ‘Ovadiàh
Yosef זצ"ל,
aveva come scopo principale nelle sue decisioni halakhiche e nella gestione del
pubblico, quello di chiarire in modo molto definito che noi non siamo
praticamente considerati nulla dinnanzi ai nostri Rabbanim delle generazioni
più antiche. Pertanto quando una persona cerca cosa fare o una halakhàh, deve
sollevare gli occhi verso i Monti, che sono i Grandi Chakhamim dell’antichità,
i Tannaim, gli Amoraim e i Poseqim, per ascoltare le loro parole sul come
comportarsi. Per questo la maggior parte dei libri di Maran זצ"ל sono pieni
di ragionamenti e calcoli su quanto dicono i Poseqim che ci hanno preceduto,
non basandosi sul proprio ragionamento, né per facilitare né per essere
rigoroso.
Quando Maran זצ"ל aveva circa
24 anni, il suo Maestro Rav Ezrà ‘Attia come membro del Bet Din ~ Tribunale Rabbinico che
presieva, assieme al Gaon Rabbi Yehuda Sacco, che era un grande Chakham
di Gerusalemme. (E questo Tribunale era quello antico fino a sessant'anni fa, in
cui ha presieduto il Gaon HaChidà e altri grandi rabbini di Gerusalemme), e
quando ci fu una pausa tra le udienze, Maran זצ"ל approfittava del tempo, e rivelava
dinnanzi a Rav Ezra Attia e Rabbi Yehuda Sacco i suoi çhidushim e decisioni
halakhiche, e gli dicevano quanto ne pensavano. Maran ha
detto: "Non ho mai sentenziato come pensavo, ove Rav Ezra Attia non era
d'accordo con me sulla questione. E se anche ero sicuro di aver
ragione, annullavo la mia opinione dinnanzi alla sua."
Vedete qui dinnanzi a voi un
esempio di un Grande della Generazione, esperto di tutte le questioni della
Toràh, che vede che è corretto di farsi un Rav esperto di Toràh, e annullare la
sua opinione dinnanzi a quella del suo Rav, non basandosi solo su quanto
pensava, perché i Rishonim hanno meritato di servire quelli che li hanno
preceduti e il loro cervello era maggiormente fino, pertanto è un grosso errore
considerare noi più saggi di tutti coloro che hanno vissuto nelle generazioni
che ci hanno preceduto, ma dobbiamo sempre guardarli, facendo passi uno dopo
l’altro sulla strada che ci hanno segnato.
In questi giorni, in cui a
causa dei nostri numerosi peccati le tenebre ricoprono la terra, e le questioni
basilari su cui i nostri padri erano disposti a dare la loro vita, procedono
dimenticandosi, in particolare quando si cerca di applicare cambiamenti e
innovare riforme sulla nostra Toràh HaQedoshàh, dobbiamo rafforzarci sempre
più, e beati noi che abbiamo meritato di avere una grande guida, su cui
appoggiarci riguardo la Pesiqat Halakhàh e così sul come dirigere il pubblico,
così da continuare Be”H ad occuparci con tutte le nostre forze di Toràh HaQedoshàh
secondo un retto cammino, per insegnarla ai nostri figli, e per tirare su delle
generazioni benedette, così da fare in modo che la Toràh non si dimentichi da
Israel, non sia mai. E con l’aiuto di HaShem meriteremo presto di giungere alla
Gheullàh completa, così da meritare tutti di salire livello dopo livello in
modo incredibile, meritando di studiare Toràh con uno spirito di profezia da
HaShem Itbarakh dal Cielo, e Maran Rabbenu ‘Ovadiàh Yosef זצ"ל si troverà
tra di noi, illuminandoci con gli altri Chakhamim della Sua Toràh.
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