In questo periodo 'delicato' per gli ebrei, in cui avvengono numerosi attacchi in Israele e così anche nel resto del mondo (documentati diversi attacchi a New York, in particolare Manhattan e Brooklin; Londra, e alcune altre città europee) è importante 'proteggere la propria anima come prescrive la Toràh. Vediamo quindi alcune halakhot legate a una fonte di protezione tipicamente ebraica.
2213. Quando si esce. C’è chi dice che quando una persona esce di casa metta la mano sulla Mezuzàh e dica[1]:
יי] יִשְׁמָר צֵאתִי וּבוֹאִי [לְחַיִים טוֹבִים וּלְשָלוֹם]
מֵעַתָּה וְעַד עוֹלָם [אֵ-ל שַ-דַי יְברֵך אוֹתִי וְיִתן לִי רַחמִים]
A-donai Ishmor Tze_tì uvoì [Leçhajim Tovim uLShalom]
Me’attàh Ve’ad ‘Olam [E-l Sha-ddai Yevarekh Otì VeYitten Lì Raçhamim]
HaShem protegga la mia uscita e la mia entrata [con buona vita
e armonia] da ora per l’eternità. [Il Signore Sha-qai mi benedica e ponga su di
me misericordia].
2214.
Quando si entra.
Così anche quando una persona entra in casa metta la mano sulla Mezuzàh[2].
[1]
Vedi Ramà ז"ל Yorèh De’ah 285:2 (e Darkè Moshèh 285:2) che riporta il
versetto di Tehillim 121:8 cambiato verso sé stesso. Se si vede il Tur (Yorèh
De’ah 285) riporta il Tehillim 121:5, ma in base al Ramà ז"ל si dovrebbe dire quest’altro verso. Le
parti tra parentesi quadre sono le aggiunte trovate nel Ben Ish Chai (2 Ki Tavò
3).
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