La Bsisa, Nesiim e altri usi da Rosh Chodesh!

Tra poco arriveremo a Rosh Chodesh Nissan! 
Primo traguardo che ci annuncia l'arrivo di Pesach!

Rosh Chodesh Nissan è un Rosh Chodesh particolare: è l'anniversario del giorno d'inaugurazione del משכן Mishkan ~ Tabernacolo

a. Nesiim
Da questo giorno in poi, i נשיאים Nesiim ~ Capitribù hanno portato un sacrificio ognuno in un giorno differente, per onorare il Mishkan a nome della Loro Tribù. Per ricordare ciò abbiamo l'uso che si è diffuso in tutto Israel (in modi differenti e più o meno sofisticati) di leggere ogni giorno i versetti relativi al sacrificio di tale giorno. 

Ogni giorno, dei primi 12 giorni di Nissan si usa leggere quindi il brano relativo al sacrificio del giorno, così da influenzare positivamente con le stesse energie anche i giorni nostri.
In gran parte dei dei siddurim tutto ciò viene riportato verso la fine del siddur, solitamente poco dopo la parte relativa a Purim. [Chi non trovasse questo nei Siddurim è possibile trovarlo nel libro di Bemidbar (capitolo 7 - c'è chi inizia da un po' prima).]
Per rendersi conto dell'importanza di tale Minhag, basti ricordare che ci sono addirittura alcuni ashkenaziti che usano leggere questi brani giornalmente direttamente da un sefer Toràh che estraggono apposta dopo la teffillàh. 
Dopo la lettura di questi brani ci sono vari usi su teffillot da aggiungervi. Relativamente alle aggiunte ognuno segua l’uso dei propri padri; la parte fondamentale e comune a tutti di questo minhag è la lettura del brano relativo al sacrificio dello stesso giorno. Solitamente questa lettura viene fatta al termine della teffillàh di shacharit (o di mussaf nel caso di Shabbat Qodesh e Rosh Chodesh).


b. Tachanunim
Proprio dati questi gioiosi avvenimenti, in tutti i giorni del mese  di Nissan non si recita il Tachanun.
Perchè?
Spiega Chakham 'Ovadiàh Yossef שליט"א nel suo testo su Nissan e Pesach "Chazon ‘Ovadiàh": i primi 12 giorni non si recitano poiché sono giorni gioiosi nella quale in occasione dell’inaugurazione del משכן Mishkan ~ tabernacolo, i 12 capi delle tribù hanno offerto ogni giorno ognuno un sacrificio, come ricordato nella Parashat Nassò [Bamidbar cap.7]; il 13 è la vigilia di Pessach e gli otto giorni successivi è Pessach stesso; gli ultimi otto giorni del mese invece avremo Be”H IS”L בקרוב  beqarov ~ n.l. presto l’inaugurazione del terzo Bet HaMiqdash, תובב"א che potrebbe essere ricostruito l’ultimo giorno di Yom Tov di Pesach, e poiché non si possono mescolare due שמחות semachot ~ n.l. feste / momenti di gioia, si posticiperà la Sua inaugurazione nei giorni successivi. Be"H Quest'anno!


c. Altri usi riguardanti la Tefillàh
צדוק הדין Tzidduk Hadin: il Ramà riporta che non si recita in questi giorni.
Digiuni: secondo Maran[1] sono vietati solo quelli pubblici, escluso il digiuno dei primogeniti, mentre secondo il Ramà anche quelli privati, come per un anniversario. Anche il Ramà permette un   תענית חלום ta’anit chalom ~ digiuno relativo a (un brutto) sogno.[2]

d. Bsisa!
La sera di Rosh Chodesh Nissan abbiamo un מנהג Minhag ~ Uso ebraico presso gli ebrei tripolini. 
Proprio perchè  giorno dell'inaugurazione del Mishkan, si realizza la Bsisa, che ricorda l' "apertura" del Mishkan. Bisogna sapere che ogni anniversario di una determinata ricorrenza (in base alla data ebraica chiaramente - cfr. L'importanza di un compleanno!) si sprigiona la stessa energia che si è sprigionata negli anni precedenti. Quindi il giorno di inaugurazione del Mishkan è un giorno in cui si sprigiona Berakhàh all'Universo, che è ciò che stato sprigionato con il Mishkan prima, e poi con il Bet HaMiqdash תובב"א. 
Gli ebrei tripolini festeggiano e ricordano la cosa con il Minhag della Bsisa. Questo Minhag è fatto con l'augurio che possa portare Berakhàh in ogni casa ebraica - considerata, quando presente applicazione di Toràh e il suo studio che la santificano, un Mishkan Me'at.
La Bsisa è un piatto costituito da un miscuglio, composto solitamente da farina cotta con aggiunta di zucchero e mandorle, con eventuale aggiunta di datteri (e altri ingredienti secondo diversi usi). 
Si porta quindi a tavola il miscuglio. Il capofamiglia dopo aver accuratamente lavato le proprie mani e le chiavi di casa, gira nel miscuglio queste ultime tenendole con la mano destra. Mentre versa con la sinistra dell’olio d’oliva che ricade nell’amalgama, recita intanto (di solito si recita in arabo - qui la traduzione non letterale, ma copiata da un testo):
"Ya fetchah,Bla Neftchah,Ya atai,Bla menai,Ar zikna wa zikmana!"
“Tu HQB”H IS”L che apri senza chiavi e che sai dare con mano generosa, sprigiona su di noi e dacci dal Tuo bene affinché possiamo rendere bene agli altri e sprigiona dalla Tua bontà a tutto Israel”. 
Con l’augurio di poter presto riprendere l’עבודה 'avodàh ~ il servizio nel Bet HaMiqdash תובב"א

חודש טוב Chodesh Tov


[1] Solitamente i sefaraditi seguono l’opinione di Maran (Rav Yossef Qaro Z”L) e gli ashkenaziti del Ramà (Rabbì Moshè Isserlis Z”L). Esattamente come tutte le ‘regole generali’ anche questa non vale sempre, ma presenta diverse eccezioni. Ci sono diversi casi in cui gli ashkenaziti seguono Maran anche contro il Ramà, e altri in cui i sefaraditi seguono il Ramà (frequenti i casi dei dubbi relativi alle berakhot). Questo caso non risulta essere tra le eccezioni.
[2] Non si ha l’intenzione di toccare al momento l’argomento, anche perché nella maggior parte dei casi, specie in questa generazione in cui molti poseqim sostengono che sia meglio sostituirlo con maggiore studio di Toràh Haqedoshàh o di un תענית דבור  ta’anit dibbur ~ digiuno di parola. Si rimanda principalemente a SA OC 288 per maggiori dettagli. 

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