1199. ותן טל ומטר "VeTen Tal uMatar". La Berakhàh di Barekh 'alenu nella 'amidàh (che trovate traslitterata sul nostro blog di tefillot traslitterate, oppure nel nuovo Siddur per donne) ha due versioni: una "estiva" e una "invernale". In quella invernale chiediamo anche le piogge, aggiungendo la formula ותן טל ומטר "VeTen Tal uMatar" ~ "e dacci rugiada e piogge".
I sefarditi anziché aggiungere solo queste parole, hanno una versione della berakhàh a sé - in "estate" ברכנו "Barekhenu" e in "inverno" ברך עלינו "Barekh 'alenu".
1200. Da quando si recita ותן טל ומטר "VeTen Tal uMatar"?
In Eretz Israel si recita VeTen Tal uMatar dal 7 del mese di מר חשון Mar çheshvan.
Fuori da Eretz Israel si recita dal 60° giorno dalla Tequfàh di Tishrè, che corrisponde nella maggior parte degli anni alla sera del 4 dicembre (e in anno bisestile la sera del 5) [In alcuni anni può cambiare, quindi va verificato opportunamente, ma questo vale nella maggior parte degli anni]
1201. Cosa fa un abitante che viene da fuori da Eretz Israel quando viene in Eretz Israel?
Riportiamo in seguito l'opinione di Chakham 'Ovadiàh Yosef זצ"ל (Yechavèh Da'at 1:73) sulla questione e così anche quella di suo figlio ילחט"ו HaGaon HaRav David Yosef שליט"א nell'Halakhàh Beruràh (117:8).
Chi sta in Eretz Israel in un periodo in cui tutti lì recitano "VeTen Tal uMatar" è tenuto anche lui a recitarlo. Nel caso poi torni fuori Eretz Israel prima che del 60° giorno della Tequfàh (4-5 dic, vedi halakhà precedente), allora anche lui non dice l'aggiunta ma si comporta come i locali. E' però opportuno recitare le parole "VeTen Tal uMatar" nella berakhàh di Shem'à Qolenu prima delle parole "Ki Attàh Shome’a Tefillat Kol Pèh".
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