Sukkot 5782



Qiddush di Yom tov e di Shabbat Qodesh (Chol HaMo'ed)

Gli uomini recitano il Qiddush in Sukkàh e si consuma almeno un KaBetzàh (60 grammi) di pane.

Chi mangi in Sukkàh (se non impedito causa pioggia ח"ו) si aggiunge al termine del Qiddush la berakhàh di  "Leshev Basukkàh" (vedi halakhàh 633), ci si siede e si beve il vino. (vedi anche Chazon 'Ovadiàh Sukkot 172:29)


I tre pasti. Anche i pasti di Shabbat Qodesh vanno effettuati in Sukkàh in base alle norme del resto della festa. (vedi Shulchan 'arukh Orach Chajim 639:2)

Non posso mangiare in Sukkàh. In generale una persona deve impegnarsi per cercare di mangiare in Sukkàh, anche se non sempre è semplice. Mentre negli altri giorni è possibile optare per mangiare solo cibi che non necessitano Sukkàh, durante Shabbat Qodesh è più difficile, poiché si deve mangiare almeno un kaBetzàh di pane/dolci a priori. E' però possibile, se strettamente necessario e non è possibile altrimenti, optare per il seguente sistema, appoggiandosi su opinioni più facilitanti (vedi lungamente Shulchan 'arukh Orach Chajim 639:2, 273 e Chazon 'Ovadiàh Sukkot 141:15): 
  • VinoAnche se c'è chi è rigoroso, in base allo Shulchan 'arukh (Orach Chajim 639) è permesso bere vino anche fuori dalla Sukkàh. (vedi Chazon 'Ovadiàh Sukkot 138-139(-140):14(:33))
  • No pasta e dolci. non mangiare nessun piatto a base di "minè dagan" tra cui la farina - ossia evitare pasta, gnocchi, cous cous, pane e dolci, perché necessitano di Sukkàh (e così anche polpette a base di pane, pangrattato e/o farina). E' possibile optare invece per il riso (vedi ulteriormente Shut Yabbi'a Omer 7:35) e per dolci simili a quelli di Pesach (senza farina o farina di Matzàh) per dessert.
  • Pane. A priori durante i pasti di Yom tov e Shabbat è necessario consumare almeno poco più di un KaBetzàh di pane. Nel caso però non fosse possibile è necessario almeno mangiare un KaZait (27 grammi) che è comunque necessario per dovere effettuare il Qiddush Bimqom Se'udàh (vedi halakhàh 313). D'altra parte per essere tenuti a mangiare in Sukkàh è necessaria la misura di KaBetzàh (50 grammi). Pertanto se mangio una piccola quantità di pane (NECESSARIAMENTE oltre i 27 e al più 50 grammi) ho fatto il Qiddush come si deve e non ho l'obbligo di mangiare in sukkàh. In tal caso però si deve effettuare la Netillat Yadaim prima del pasto SENZA BERAKHA'H. E' necessario mangiare questo Kazait subito dopo la HaMotzì, e si eviti il pane per tutto il resto del pasto. Al termine del pasto si reciterà la Birkat HaMazon come tutti gli altri Shabbatot, aggiungendo anche Ya'alèh VeYavò dopo "Retzèh Vehachalitzenu".
  • Resto del cibo. Sulla carne e sul pesce c'è chi è rigoroso a necessitare l'utilizzo della Sukkàh, pur senza recitare la Berakhàh. (vedi ulteriormente Maçhaziq Berakhàh 639:5 e Leqet HaQatzir 32:19 a suo nome, Maghen Avrhaam 639:5, vedi ulteriormente Riaz (Rabbenu Yeshayàh di Trani Açharon) ז"ל (Sukkàh 2:8), Shut Teshuvot VeHanhaghot 1:fine 378) Ma in base alla regola stretta dello Shulchan 'arukh (Orach Chajim 639) non è così (vedi  ulteriormente Mishnàh Beruràh 639:13) quindi è permettibile mangiarli fuori dalla Sukkàh.
Trasporto. In un luogo dove non c'è un 'Eruv (çhatzerot) adatto, durante Yom Tov è possibile trasportare, ma durante Shabbat è necessario predisporsi prima di Shabbat affinché si possa trasportare da casa alla Sukkàh il cibo necessario. Sottolineiamo però che chi ha la Sukkàh nella terrazza privata della propria casa non necessita di alcun 'Eruv, perché fa sempre parte di casa sua. Così anche se una persona ha la Sukkàh in una zona condivisa con non ebrei - a condizione che non ci sia un'altra famiglia ebraica nel palazzo, non è necessario 'Eruv. Nel caso invece la Sukkàh si trovi in una zona condivisa con altre famiglie ebraiche e anche di non ebrei, è necessario acquistare da loro la possibilità di entrare nella loro casa (Qinian Reshut), e così poter effettuare l' 'Eruv. La trattazione di queste complesse halakhot però, esula dalla trattazione qui presente.

Altra opzione. Se non c'è 'Eruv e non è neppure possibile trasportare il cibo fino in Sukkàh prima di Shabbat, si può effettuare il Qiddush e la HaMotzì (a priori su almeno KaBetzàh) in Sukkàh sul pane (non necessariamente con altro) oppure su almeno 162 cc (tre Betzim, preferibilmente 4 - 216 cc) di dolciumi di tipo 'Pat HaBà BeKisanin' (quindi dolci al forno a base di farina che siano a) dolci, o b) ripieni o c) croccanti - vedi Shulchan 'arukh Orach Chajim 168:7) e poi recitare la Birkat HaMazon. In seguito si torna a casa e si consuma il resto del pasto evitando tutto ciò che contiene uno dei cinque tipi di dagan (grano, orzo, spelta, farro e avena) compreso: pane, pasta, pizza, focacce, dolci e dolciumi a base di farina, cous cous e simili. E' permesso il riso, carne, pesce, gelato etc. (oppure si riveda le opzioni precedenti)

Tefillàh
La Tefillàh di Yom Tov è quella di Yom Tov 
Se Chol HaMo'ed cade di Shabbat la Tefillàh di Shabbat Chol HaMo'ed di Sukkot varia rispetto agli altri Shabbatot - ad 'arvit, Shacharit e Minchàh si aggiunge Ya'alèh VeYavò alla Tefillàh di Shabbat similmente al resto dei giorni di Chol HaMo'ed in cui si aggiunge alla Tefillàh pregata durante quel giorno. Il Mussaf è differente - è quello di Chol haMo'ed Sukkot con le aggiunte di Shabbat. (vedi Shulchan 'aruhk Orach Chajim 663:2)

Lulav. Durante Shabbat il Lulav è Muqzèh, ossia è un oggetto il cui spostamento è vietato. Pertanto bisogna stare attenti a riporlo prima di Shabbat in un luogo in cui non può subire danno, lontano da sole, interperie e bambini. (vedi Qitzur Shulchan 'arukh 137:7, vedi anche Yalqut Yosef, Qitzur Shulchan 'arukh Orach Chajim 308:31)
Persino il primo giorno. Se il primo giorno cade di Shabbat, la Berakhàh di Sheeçhejianu si recita il secondo.

Hoshannot. Ci sono usi differenti sul se recitare o meno le Hoshannot di Shabbat. C'è chi usa recitarle [in modo differente dagli altri giorni, con un nusach ~ formula apposta per Shabbat] senza lulav e c'è chi usa evitare, per il rischio che i bambini vadano a prendere il lulav. Ogni luogo continui con il proprio Minhag. (vedi Tur e Shulchan 'arukh Orach Chajim 660:3 e commentatori, tra cui il Kaf HaChajim Sofer (Orach Chajim 660:23) vedi anche Chazon 'Ovadiàh Sukkot pag. 390)

Havdalàh. All'uscita di Yom tov e di Shabbat è necessario recitare la Havdalàh sul vino. Chi è rigoroso a necessitare di Sukkàh per il vino, può optare per la birra (a condizione non ci siano ulteriori problemi di kasherut, come può essere il çhadash - che sulla birra di origine italiana non è generalmente presente), oppure bere meno di un Revi'it, ma più di Mellò Lugmav (altrimenti non si esce dall'obbligo). Chi invece segue la norma stretta può bere il vino anche senza Sukkàh, e a priori come durante tutto l'anno beva almeno un Revi'it (81 cc) e poi reciti la Berakhàh conclusiva di 'Al HaGhefen. 
Chi invece beve in Sukkàh è corretto che non reciti la Berakhàh di "Leshev BaSukkàh" (Chazon 'Ovadiàh Sukkot 140), ma chi ha un uso chiaro (come diversi ashkenaziti) di recitarla anche sul vino, ha su cosa appoggiarsi (vedi ulteriormente Shut Shevet HaLevì 6:42)

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