A volte si sente dire che sia vietato fare qualcosa, ma è necessario capire di cosa si tratta per sapere se effettivamente sia così la Halakhàh, se è così l'uso oppure se è solo l'uso di alcuni.
La fonte dell'uso che vieta di tagliare i capelli durante Rosh Chodesh è la Tzavaàh di Rabbenu Yehudàh HeChassid ז"ל.
Chiaramente quest'articolo vale per quando non ci sono altri problemi nel tagliarseli, come è vietato durante parte dell' 'Omer e Rosh Chodesh Av in base al Minhag comune.
Chiaramente quest'articolo vale per quando non ci sono altri problemi nel tagliarseli, come è vietato durante parte dell' 'Omer e Rosh Chodesh Av in base al Minhag comune.
Chi è Rabbenu Yehudàh HeChassid ז"ל?
Rabbenu Yehudàh HeChassid ז"ל, grande חכם Chakham ~ saggio francese appartenente ai chakhamim (oltre 300 nel giro di circa 300 anni) che facevano parte della scuola dei תוספות Tossafot, celebre scuola francese fondata dai nipoti di Rashì, tali Rabbenu Tam (soprannome di Rabbenu Ya'aqov Ben Meir), Rashbam (acronimo di Rabbenu Shemuel Ben Meir) e Rivam (acronimo di Rabbenu Yizchaq Ben Meir).
Soprannominato החסיד HeChassid il Chassid, tradotto solitamente come "pio". Con la parola pio si intende una persona che non si limita a compiere solo ciò che è obbligatorio secondo la Halakhàh, ma che cerca come Servire il Creatore nel modo migliore, e non solo con il minimo richiesto.
Autore del Sefer Chassidim, importante testo di Halakhàh e Mussar, ha scritto anche una צואה Tzavaàh ~ Testamento. In questa Tzavaàh troviamo molte norme particolari, tra cui (54-55) il non tagliarsi barba e capelli e il non tagliarsi le unghie di Rosh Chodesh.
Su questa Tzavaàh c'è una discussione enorme su che valenza abbia effettivamente dal punto di vista di Halakhàh, se fosse solo destinata ai suoi discendenti, come lo è solitamente una Tzavaaàh, oppure pure all'ampio pubblico. Molti usano seguire quello che è scritto in questa Tzavaàh, e di conseguenza, è entrata come uso comune in molte comunità.
Come norma generale, non si devono cominciare nuovi usi, ma ognuno deve seguire gli usi dei propri padri. Quando non li conosce, è opportuno che li ricerchi בס"ד.
In generale molti ashkenaziti ed alcuni sefaraditi usano comportarsi come riportato nella Tzavaàh, o almeno come alcuni punti della Tzavaàh. Ho trovato sul Pachad Yzchaq (scritto da Rabbenu Yzchaq Lampronti ז"ל) che c'erano anche alcuni italiani che usavano seguirne gli usi. In generale però non era un minhag diffuso in Italia.
Quindi, a meno che una persona non sappia effettivamente che la sua famiglia usava comportarsi così, buona parte dei poseqim (tra cui HaGaon HaRav Ben Tzion Mutzaffi שליט"א, HaChakham Rav 'Ovadiàh Yossef שליט"א e altri ancora) sostengono che non sia necessario seguire questi usi.
Chi voglia cominciare ad applicare questo uso specifico, come ogni uso che una persona vuole forse applicare, è opportuno dire prima di cominciare: בלי נדר "Beli Neder" ~ senza promessa, così da non avere un problema successivamente se si vuole interrompere.
Riassumendo
Sia i sefarditi che gli italiani, a meno che non sanno che così usava la propria famiglia, possono tagliare i capelli e la barba (chiaramente secondo le norme di Halakhàh) durante il giorno di Rosh Chodesh.
Nel caso degli ashkenaziti è necessario un controllo maggiore se la propria famiglia non usasse questi usi.
Ho usato questo uso finora... ma pensavo che così fosse la Halakhàh
Secondo l'opinione del Chakham HaRav 'Ovadiàh Yossef שליט"א se una persona ha applicato un uso pensando che fosse così il Din ~ la norma non necessita di התרת נדרים Hattarat Nedarim ~ scioglimento di una promessa. Effettivamente ci sono poseqim che sostengono che sia invece necessario, e così sarebbe meglio fare. Ma per i sefarditi sicuramente è possibile appoggiarsi sui facilitanti.
Buongiorno e Chodesh Tov,
RispondiEliminaLa mia domanda e' la seguente, lei dice che, giustamente, bisogna seguire gli usi propri, familiari.Ma mi chiedevo nel caso di un gher che non ha usi propri, qual'e' il comportamento piu' opportuno?
Grazie e bel blog!
Shalom uvrakhàh,
Eliminaun gher nel momento in cui si converte può seguire gli usi che desidera. A condizione che rimanga coerente con una sola opinione. Questo nel caso in cui quando si converte non ci sia un uso unico e definito in tale città, perchè in tal caso è tenuto a seguire tale uso. (Rav Moshèh Klain שליט"א nel testo Mishnat HaGher (pagina 171:29, vedii ivi) a nome di diversi poseqim, tra cui Rav Eliashiv שליט"א e יבדלחט"ו Rav Shelomò Zalman Auerbach ז"ל sulla prima parte. e così ho sentito a nome di Rav Mordechai Eliahu ז"ל]