7a sera di Elul - domani si leggono i Tehillim dal 71-80 [perché? vedi 1661]
1676. Minjian. Le Selichot si possono recitare in buona parte anche se non c'è Minjian, ma ci sono delle parti che sono problematiche da leggere in tal caso. Vedremo nelle Halakhot successive quali sono queste parti Be”H.
1677. Shelosh ‘esrèh Middot. Quando si recitano le Selichot senza minjian abbiamo una discussione riguardo le Shelosh ‘esrèh Middot. Buona parte degli ashkenaziti le saltano, (vedi Mishnàh Beruràh 581:4, Ramà ז"ל Orach Chajim 565:5; d’altra parte troviamo il Qitzur Shulchan ‘arukh Ganzfried 128:9) mentre i sefarditi usano recitarle con i ta’amè HaMiqrà. (Shulchan ‘arukh Orach Chajim 565:5) (vedi lungamente da pag. 61)
1678. Selichot in Aramaico. Ci sono dei passi delle Selichot composti in aramaico, come “Rachamanà”, “De’ani Le’enyè ‘anenan”, “Maçhè uMasè” . C’è una discussione se il singolo può recitarle. C’è chi sostiene che sia possibile (Kaf HaChajim Sofer Orach Chajim 581:26, Or Toràh (Elul 5754, pag. 899) citato nelle note Ish Matzliach pag. 104:3) e c’è chi sostiene che sia problematico dove non c’è minjian. (Tanya Rabbati (Siman 72), Mishnàh Beruràh 581:4 Yabbi’a Omer (vol.1 Orach Chajim 35), Chazon ‘Ovadiàh pag. 11-14:11) In un luogo ove non vi sia un minhag ~ uso (chiaro) è meglio Shev Ve’al Ta’asèh ‘adif ~ sedere senza fare nulla [ossia, meglio saltare questi brani].
1679. Minhag. Ci sono luoghi in cui c’era il minhag di leggerle anche senza minjian, come a Teman, Bavel, Marocco, Tunisia ed alcuni altri paesi. In tali luoghi è opportuno se possibile recitarli in ebraico anziché in aramaico. (Machazor Ish Matzliach pag. 64:6 a nome dell’ Or Toràh Anno 22, Siman 160)
1680. In sintesi - Minjian futuro Be”H. Qui di seguito una sintesi di ciò che si deve recitare, nel caso in cui si pensa che arrivi Be”H minjian tra poco e secondo l’opinione che dice di non leggere le parti in aramaico senza minjian. Si saltano quindi le Shelosh ‘esrèh middot per poterle dire poi con il pubblico. Si cominciano le Selichot fino al brano “Shevet Yehudàh” compreso. Poi si salta fino a “Ribbonò Shel ‘Olam” riferito al Tachanun da cui si prosegue fino alla fine di עשה למען “’asèh LeMa’an”, in cui si salta il brano ענינן “’anenan” perché è scritto in aramaico. Così anche il Vaya’avor perché come premesso si attende che arrivi minjian. Si prosegue quindi fino a מרנא דבשמיא “Marana Devishmaya” escluso. Si riprende a רחמים פשוטים“Rachamim Peshutim”, fino al termine delle Selichot.
1681. In sintesi - senza minjian. Chi invece prega senza minjian salta solo le parti in aramaico citate sopra e i sefarditi non saltano le Shelosh 'esrèh Middot, ma le recitano con i Ta'amè HaMiqrà
Riadattato dal libro in italiano 'Le Halakhot del Mese di Elul!'.
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