Selichot in aramaico e minjian in vista o senza minjian

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568. Selichot in Aramaico. Ci sono dei passi delle Selichot composti in aramaico, come “Rachamanà”, “De’ani Le’enyè ‘anenan”, “Maçhè uMasè” . C’è una discussione se il singolo può recitarle. C’è chi sostiene che sia possibile (Kaf HaChajim Sofer Orach Chajim 581:26, Or Toràh (Elul 5754, pag. 899) citato nelle note Ish Matzliach pag. 104:3) e c’è chi sostiene che sia problematico dove non c’è minjian. (Tanya Rabbati (Siman 72), Mishnàh Beruràh 581:4 Yabbi’a Omer (vol.1 Orach Chajim 35), Chazon ‘Ovadiàh pag. 11-14:11) In un luogo ove non vi sia un minhag ~ uso (chiaro) è meglio Shev Ve’al Ta’asèh ‘adif ~ sedere senza fare nulla [ossia, meglio saltare questi brani].

569. Minhag. Ci sono luoghi in cui c’era il minhag di leggerle anche senza minjian, come a Teman, Bavel, Marocco, Tunisia ed alcuni altri paesi. In tali luoghi è opportuno se possibile recitarli in ebraico anziché in aramaico. (Machazor Ish Matzliach pag. 64:6 a nome dell’ Or Toràh Anno 22, Siman 160)

570. Quali sono questi brani? I brani in aramaico sono i seguenti:
a. רַחֲמָנָא אִדְכַּר לָן Rachamanà Idqar Lan. Che si trova dopo il brano “Shevet Yehudàh”. [vedi Toràh Lishmàh 49, e Yabbi’a Omer (1:Orach Chajim 35:11)]
b. דְּעָנֵי לַעֲנִיֵּי. עֲנֵינָן De’anè La’anyiè ‘anenan. Che si trova dopo la serie di brani “’asèh LeMa’an”.
c. מָרָנָא דְבִשְׁמַיָּא Marana Devishmaya. Che si trova dopo i brani “Atanu Lechallot” e “Atanu Levaqqesh” (che invece si leggono poiché sono in ebraico).
d. מַחֵי וּמַסֵּי Maçhè uMasè. Subito dopo.

571. In sintesi - Minjian futuro Be”H. Qui di seguito una sintesi di ciò che si deve recitare, nel caso in cui si pensa che arrivi Be”H minjian tra poco e secondo l’opinione che dice di non leggere le parti in aramaico senza minjian. Si saltano quindi le Shelosh ‘esrèh middot per poterle dire poi con il pubblico. Si cominciano le Selichot fino al brano “Shevet Yehudàh” compreso. Poi si salta fino a “Ribbonò Shel ‘Olam” riferito al Tachanun da cui si prosegue fino alla fine di עשה למען “’asèh LeMa’an”, in cui si salta il brano ענינן “’anenan” perché è scritto in aramaico. Così anche il Vaya’avor perché come premesso si attende che arrivi minjian. Si prosegue quindi fino a מרנא דבשמיא “Marana Devishmaya” escluso. Si riprende a רחמים פשוטים“Rachamim Peshutim”, fino al termine delle Selichot.

572. In sintesi - senza minjian. Chi invece prega senza minjian salta solo le parti in aramaico citate sopra. [vedi halakhàh relativa e la halakhàh successiva per i dettagli]

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