531. Carne e vino. Solitamente all'uscita del digiuno di Tish'a BeAv l'uso comune è vietare di mangiare carne e bere vino (fino a quando è dipendente dai minhaghim, ma non ci entriamo per quest'anno). Quando il digiuno è posticipato a Yom Rishon (dom - come quest'anno 5772/'12) allora la questione cambia. Gli ashkenaziti in base al Ramà ז"ל (Orach Chajim 558) sono rigorosi per cui nella sera dell'uscita del digiuno non mangiano carne e non bevono vino, ma permettono dall'indomani mattina. D'altra parte però i sefarditi (che solitamente sono più rigorosi in questo) permettono fin dalla sera in base a Morenu HaRav Chajim Vital ז"ל (vedi Kaf HaChajim Sofer Orach Chajim 558:16, 20, vedi anche Berit Kehunàh (Ma'arekhet Taf 51)) C'è comunque chi è rigoroso, solo e strettamente nel caso ce la faccia, a non mangiare carne e bere vino all'uscita di ogni digiuno. (Kaf HaChajim Sofer Orach Chajim 564:12, vedi anche 558:16)
532. Altre questioni. Per tutte le altre questioni oltre la carne e il vino, secondo tutte le opinioni quando Tish'a BeAv cade di Shabbat, all'uscita del digiuno (dom sera) è possibile fare tutto (compreso lavare, lavarsi, stirare, tagliarsi i capelli e radersi (nel modo permesso) ecc.) (Mishnàh Beruràh 558:5)
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