271. La norma generale. Quando si comprano degli utensili che sono stati di proprietà di un non ebreo è necessaria la tevilat kelim. (Shulchan ‘arukh Yorè De’a 120:1, cfr. 120:13)
272. Che utensili necessitano la Tevilat Kelim? La norma della Tevilat Kelim vale solo per gli utensili che vengono utilizzati per qualcosa che riguarda il cibo. (Shulchan ‘arukh Yorè De’a 120:1) Compresa la preparazione, come coltelli da cucina, pentole, stoviglie varie. Compreso il mangiare, come piatti, posate, bicchieri e quant’altro. A condizione che siano fatti di materiali che necessitano di tevilat Kelim. (vedi nota su halakhàh 274-277 che verrà pubblicata domani Be"H)
273. Contenitori che si mettono nei depositi. Utensili che si utilizzano solo per contenere il cibo per un periodo prolungato, ma che non si utilizzano per mangiare o bere direttamente e che non si portano a tavola, né sono utili per qualsiasi altra forma di preparazione del cibo c’è una discussione se necessitino tevilàh. Ad esempio, ricade in questa categoria una botte di vino (non di legno) da cui non si beve. Ci sono luoghi in cui l’uso è di effettuare la tevilàh e benedire. In un luogo in cui non ci sia un uso chiaro è opportuno effettuare la tevilàh senza berakhàh (o meglio ancora, recitare la berakhàh su un Kelì ~ utensile che sicuramente necessita di berakhàh e immergere subito dopo anche questo Kelì ~ utensile). Ma chi non effettua la tevilàh ha su cosa appoggiarsi. (Ben Ish Chai, anno 2 Mattot 5; Halikhot ‘Olam vol. 7 pag. 256, Mattot 5, vedi anche la nota)
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