125. Un abitante di Eretz Israel che è uscito fuori da Eretz Israel dopo la festa di Sukkot prima del 7 di Marçheshvan nel caso (a) si sia trasferito completamente (b) oppure rimane per un anno con moglie e figli (se ne ha) chieda VeTen Tal uMatar (cfr. 123) come nel luogo in cui si trova, quindi 60 giorni dopo la Tequfàh (cfr. 123). (Halakhàh Beruràh 117:8)
126. Se è arrivato prima del 7 di Marçheshvan ed ha intenzione di tornare in Eretz Israel durante l'anno, oppure ha lasciato moglie e figli in Eretz Israel, comincia a chiedere la pioggia dal 7 di Marçheshvan nella berakhàh di שמע קולנו Shem'a Qolenu prima delle parole כי אתה שומע תפילת כל פה "Ki Attàh Shome'a Tefillàt Qol Pèh" dicendo ותן טל ומטר לברכה "VeTen Tal uMatar Livrakhàh" (ma se l'ha dimenticato non torna); e dal 60° giorno della Tequfàh comincia a chiedere nella berakhàh di barekh 'alenu come tutti gli altri. (Halakhàh Beruràh 117:8)
127. E' arrivato dopo il 7 di Marçheshvan - se si è trasferito completamente interrompe dal recitare e si comporta come una persona che abita in modo fisso all'estero. Altrimenti continua normalmente a recitare la richiesta in Barekh 'alenu. (Halakhàh Beruràh 117:8)
128. Chazan. Se un abitante di Eretz Israel è arrivato dopo il 7 di Marçheshvan e gli hanno detto di fare da Chazan ~ ufficiante recita normalmente la 'amidàh sottovoce, mentre nella Chazaràh ~ ripetizione della 'amidàh fa una brevissima pausa nella berakhàh di Shem'à Qolenu prima delle parole כי אתה שומע תפילת כל פה "Ki Attàh Shome'a Tefillàt Qol Pèh" dicendo sottovoce ותן טל ומטר לברכה "VeTen Tal uMatar Livrakhàh" (Yalqut Yosef 1, 264 e Halakhàh Beruràh 117:8), mentre Maran HaChidà nel Birkè Yosef (Orach Chajim 117:8) e nel Qesher Gudal (16, 14) dice di non dire nulla nella ripetizione (e così dice anche il Kaf HaChajim Sofer 117:12).
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