96. Abbiamo due concetti molto importanti: הצנע לכת עם ה"א Hatzne'a Lekhet 'im HaShem E-lokekha cioè "fai le cose bitzni'ut ~ in privato, d'altra parte a volte una mizvàh in pubblico può fare un effetto differente, perchè altri possono imparare qualcosa (oppure imparare qualcosa da non fare); oltretutto c'è il rischio che ERRONEAMENTE qualcuno non faccia la mizvàh per non farla vedere in giro, pensando che una mizvàh vista da altri non è una mizvàh - ERRORE. E' comunque una mizvàh, ma a un livello differente. In alcuni casi, se chas veshalom sottopone a vergogna qualcun altro può essere una mizvàh che arriva attraverso una 'averàh. Cosa grave, ma comunque una mizvàh rimane, anche se il danno è maggiore rispetto al guadagno. Bisogna quindi fare le cose con "CERVELLO". Cercando di capire le cose, la loro natura e le loro conseguenze.
97. Il Ramà dice nel primo סימן Siman ~ capitoletto dello Shulchan 'arukh (1:1) che una persona non si deve vergognare delle persone che gli ridono dietro perchè effettua il Servizio Divino come si deve. Aggiunge che d'altra parte anche quando non si trova davanti ad altri deve applicare le mizvot, poichè quando viene effettuata una mizvàh senza essere visti questa assume un valore ancora maggiore. Si compie infatti la mizvàh di הצנע לכת עם א-לקך Hatzne'a Lekhet 'im E-lokekha, fai le cose in privato con il Signore. Cioè non per farti notare, ma per Servire il Signore. (cfr. Mishnàh Beruràh 1:7). Spiega inoltre la Mishnàh Beruràh (1:6) che se la persona si trova davanti a persone più elevate di lui, non si vergogni a studiare presso di loro o effettuare mizvot davanti a loro, ma se è possibile farle da parte, è meglio. D'altra parte se lui è considerato più "elevato di livello" dei presenti che possono imparare dalle sue azioni, è meglio che faccia la mizvàh davanti a loro affinchè imparino da lui. Ma anche in questo caso stia attento a cercare di direzionare il pensiero delle sue azioni verso il Servizio di HaShem e non verso gli spettatori.
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