2Halakhot4dì - Vigilia di Rosh HaShanàh - Tefillàh & altri preparativi

20. Tefillot. Il giorno che precede Rosh HaShanàh è l'ultimo giorno dell'anno. Pertanto è necessario sfruttarlo, perchè tutto va secondo la conclusione, e in base a ciò in particolare veniamo giudicati nel Giorno del Giudizio - Rosh HaShanàh. E' necessaria per questo motivo una particolare attenzione per le Tefillot. E' l'ultimo giorno di Tefillàh dell'anno - è necessario sfruttarlo bene. (Ben Ish Chai Nitzavim 2).

21. Tachanun. La Vigilia di Rosh HaShanàh non si recitano תחנונים Tachanunim ~ confessione dei peccati, essendo una vigilia di Yom Tov. A differenza delle altre vigilie, data l'importanza intrinseca del giorno stesso, non si recitano i tachanunim non solo a Minchàh, ma anche durante tutto il giorno, a partire da shacharit. (Ramà Orach Chajim 581:3). In ogni caso l'antivigilia di Rosh HaShanàh si recitano i Tachanunim a Minchàh e così nelle selichot recitate in quella notte. (Ben Ish Chai Nitzavim 2; Ramà Orach Chajim 581:3, cfr. Mishnàh Beruràh 581:23).

[altre due aggiunte per Shabbat Qodesh ]

22. Shofar. Non si suona lo Shofar la vigilia di Rosh HaShanàh. Ciò per 2 motivi: (1) si vuole confondere l'angelo malvagio per fargli credere che abbiamo smesso di suonarlo, e per non dargli modo di prepararsi per attaccarci a Rosh HaShanàh (2) Per interrompere il suono "volontario" (cioè in base all'uso semplicemente e non "obbligatorie" strettamente) da quello "obbligatorio" di Rosh HaShanàh. Per il primo motivo è opportuno non suonare in alcun caso, ma se chi suona lo shofar ha necessità di prepararsi e non ha avuto possibilità di farlo prima, può farlo chiuso in casa senza che altri lo sentano basandosi sul secondo motivo. Ramà (Orach Chajim 581:3) e Mishnàh Beruràh (581:24). 


23. Tavola apparecchiata. E' opportuno avere la Tavola apparecchiata già da giorno, così da poter cominciare il Qiddush subito appena tornati a casa, sia perché è necessario cominciare il Qiddush quanto prima possibile dopo aver pregato al Bet HaKenesset, sia perché è un buon סימן "siman" cioè un segno di buon augurio. (Ben Ish Chai Nitzavim 6)

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