Il 14 e il 15 di Adar Alef sono date particolari.
L'ultimo Siman (697) dello Shulchan 'Aruch Orach Chajim è dedicato completamente a queste.
L'ultimo Siman (697) dello Shulchan 'Aruch Orach Chajim è dedicato completamente a queste.
Ma cominciamo dall'inizio.
Ogni anno il 14 e il 15 di Adar abbiamo rispettivamente Purim e Purim Shushan.
In una שנה מעוברת Shanàh Me'ubberet, solitamente tradotto come anno embolismico o letteralmente "anno incinto", in cui abbiamo 2 mesi di Adar consecutivi (Adar Alef e Adar Bet) anzichè uno solo, Purim si sposta nel secondo.
Ma il 14 e il 15 di Adar Alef (il primo Adar, in cui ci troviamo) non hanno alcuna particolarità?
Ce l'hanno. Questi due giorni sono chiamati "Purim Qatan", in cui NON SI COMPIONO LE MIZWOT DI PURIM, ma abbiamo una certa "versione ridotta" di atmosfera di festa, degna di tutto il mese di Adar. O meglio di tutti i Mesi di Adar.
A Purim Qatan riporta lo Shulchan 'Aruch Orach Chajim nel suo ultimo Siman (697) che non si recita tachanun. E in base all'uso comune, non si recita neppure a Minchàh della vigilia.
Quindi il 13 a Minchàh, il 14 e il 15 di Adar Alef non si recita alcun Tachanun.
Cos'è il Tachanun? (in brevissima)
Il Tachanun è traducibile come "confessione di peccati" con altri brani legati alla Teshuvàh. Questi brani si leggono in diverse occasioni: dopo la 'amidàh di Shacharit e di Minchàh dei giorni feriali e c'è chi usa leggere il "Viddui" anche nella Qeriat Shem'à 'al Hamittàh, cioè la lettura dello Shem'à che si recita ogni giorno prima di andare a dormire.
Il Tachanun non si recita in determinati periodi dell'anno.
Perchè? LEV NISHBAR!
Abbiamo una norma generale - bisogna cercare di non essere tristi, e riuscire ad essere allegri! Bisogna riuscire a concentrare i "sentimenti negativi" in momenti specifici e particolari - questi momenti sono dedicati a ripensare alle proprie עברות 'averot, in modo da poterle cancellare. Si parla di לב נשבר "Lev Nishbar" traducibile letteralmente ma impropriamente come "cuore sul punto di spezzarsi".
La differenza tra una persona triste e un "Lev Nishbar" la si può spiegare in un modo semplice - se subito dopo si è capaci di essere contenti. Una persona triste non riesce a cambiare status, poichè la sua situazione "sentimentale" influenza quella intellettuale. D'altra parte un "Lev Nishbar" influenza attraverso la comprensione intellettuale di ciò che non va nelle proprie azioni la sfera "sentimentale", per riuscire a manifestare a sè stesso ciò che non va.
Nella Toràh non c'è posto per "sensi di colpa" che sono una cosa negativa che non porta nessun miglioramento. Esiste però il concetto di pentimento intellettuale (ossia l'arrivare a comprendere a livello conscio che quello che ho fatto non va bene) e poi "sentimentale" (ossia il dispiacersi per come ci si è comportati). Il fatto stesso di rendersi conto che il modo in cui ci si è comportati non va bene, e il decidere fermamente di cambiare in meglio il proprio comportamento può "riparare" l'azione sbagliata. E' necessario però un atto pratico come dimostrazione a sè stessi per esplicitare la consapevolezza di aver errato e di voler cambiare. In questo consiste ilTachanun.
Tornando al concetto di "Lev Nishbar", anche questo atteggiamento non è adatto a determinati giorni considerati particolarmente gioiosi. Pertanto in tali giorni si evita di recitare il Tachanun.
Tornando ad Adar ...
Nei giorni di Adar Alef abbiamo quindi i giorni di Purim Qatan e Purim Shushan Qatan, rispettivamente il 14 e il 15 di Adar Alef che sono considerati particolarmente gioiosi. Quindi non si recita in essi Tachanun.
Praticamente in ogni giorno in cui non si recita il tachanun, l'uso comune è di non recitarlo già da Minchàh della vigilia. [C'è un eccezione discussa riguardo a Pessach Shenì].
C'è chi dice inoltre che nei giorni di Purim Qatan sono da evitare anche digiuni e הספדים hespedim ~ discorsi funebri ל"ע. [Orach Chajim 697:1]
Inoltre c'è chi sostiene che è opportuno fare un pasto particolare per il 14 di Adar Alef, sia per chi festeggia Purim "normale" che per le città cinte di mura che festeggiano Purim Shushan; ma la cosa migliore è semplicemente abbondare nel pasto che già si fa durante il giorno. [Ramà Orach Chajim 697:1, Mishnàh Beruràh 697:4, Kaf HaChajim Sofer 697:8]. C'è chi sostiene che anche il 15 è bene fare un po' di abbondanza [Kaf HaChajim Sofer 697:8 a nome del Levush e Eliahu Rabbàh]
Quando capita di Shabbat
Quando capita di Shabbat, come quest'anno il 5771 ('11), allora anzichè dire i versetti di צדקתך "Tzidqatekhà" a Minchàh, si recita "Yehì Shem". [Kaf HaChajim Sofer Orach Chajim 697:3]
P.s. Sicuramente non si legge 'al HaNissim in alcun caso, poichè è dipendente dalla Meghillàh, che non si legge ad Adar Alef. [Kaf HaChajim Sofer Orach Chajim 697:2]
Shabbat Shalom & Purim Qatan Sameach
Nessun commento:
Posta un commento