12 Elul! (13° giorno) 121-130
2534. Arba'at HaMinim. Arba'at HaMinim significa 'le quattro specie', e ci si riferisce a quelle specie di cui la Toràh parla nella Parashàh di Pineçhas:a) Lulav - ramo di palma, b) 2 'Aravot - rami di salici, c) 3 Hadasim ~ rami di mirto, d) un Etrog ~ cedro. Le prime tre specie vanno legate assieme, e l'Etrog viene preso a sé stante. (vedi Tur Orach Chajim 548, Mishnàh Beruràh nell'introduzione a 548)
2535. Hadar. Hadar significa 'bello' - nella Toràh è dettto relativo all'Etrog, chiamato "Perì 'Etz Hadar" ~ "Frutto dell'albero bello", perché il sapore che si può gustare nel ramo e nel frutto è simile. S'impara però dal fatto che nel verso siano scritte tutte e quattro le specie, che tutte devono essere belle, in base a quelli che sono i canoni halakhici per definirli come tali. (vedi Mishnàh Beruràh nell'introduzione a 548)
Vediamo qui un principio importante - la bellezza conta, ma deve seguire prima di tutto dei canoni che la Toràh ci prescrive, sulla scia di quanto diciamo nell'Eshet Chayil (ultimo capitolo di Mishlè): "Sheqer Haçhen VeHevel HaYofì, Isshàh Yirat HaShem Hì Tithallal" ~ "E' menzognera la grazia, ed è effimera la bellezza, la donna lodevole è quella con Timore di HaShem". Spiegano i commentatori che la cosa principale è il Timore di HaShem, mentre la bellezza può svanire nel tempo, e suggestiona. Chiaramente però se è possibile trovare oltre al Timore di HaShem anche la bellezza, è ancora meglio, e così cerchiamo di fare con gli Arba'at HaMinim come stimolo per tutto l'anno.
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