Come sapete questa sera è Purim! (stasera mer 23 marzo e gio 24 ‘16) Speciale con alcune delle norme tratte e adattate dal libro “Purim: Halakhot e Minhaghim” di Aharon Braha הי“ו .
Le Mizvot del giorno di Purim. Il giorno di Purim abbiamo, oltre alle norme particolari che vedremo Be”H nelle prossime righe, 4 mizvot: (a) la lettura della Meghillàh di Ester, sia la notte che il giorno, (b) i Mishloach Manot, ossia un dono di due pietanze al proprio compagno, (c) le Mattanot LaEvionim, ossia dei doni da dare agli ebrei poveri e (d) la Se’udàh di Purim, ossia il pasto per celebrare Purim.
Questi argomenti sono B”H trattati in maggior dettaglio nei capitol del libro. Qui di seguito alcune halakhot sulla lettura della Meghillàh e le relative berakhot
La Lettura della Meghillàh
La Mizvàh. C’è una mizvàh Midivrè Qabalàh (cioè esplicita nei Neviim e Ketuvim, e avente solamente dei רמזים remazim ~ allusioni nella Toràh scritta) di leggere la Meghillàh di Ester durante Purim. (Torat HaMoa’dim 5: 1)
Quante volte? Ogni ebreo è tenuto a leggere (o sentire la lettura) della Meghillat Ester due volte: una la notte e una il giorno. (Torat HaMo’adim 5: 1)
Il tempo della lettura della notte
La lettura della notte. La lettura della notte può essere effettuata tutta la notte, dall’uscita delle stelle fino all’ ‘alot hashachar ~ albeggio (cioè 72 minuti zemaniot prima del Netz HaChamàh ~ sorgere del sole). (Chazon ‘Ovadiàh pag. 47-48: 1, cfr. Torat HaMo’adim 5: 1)
Quanto prima. Nonostante il tempo della lettura della Meghillàh della notte sia lungo tutta la notte, è opportuno leggerla quanto prima dopo l’uscita delle stelle
Chi non può leggere la notte. Chi sa di non poter leggere la Meghillàh al Bet hakenesset durante la notte di Purim, ad esempio in periodo di guerra ל"ע, oppure in un luogo in cui è pericoloso girare per strada di notte, può leggere la meghillàh con le sue berakhot la vigilia di Purim al bet hakenesset dall’orario di Pelag HaMinchàh. Ed è meglio optare per questa opzione piuttosto che leggere la Meghillàh (da una Meghillàh Kesheràh) da soli in casa dopo tzet hakokhavim ~ uscita delle stelle. (Torat HaMo’adim 5: 3)
Chi ha perso la lettura della notte. Chi non ha letto la Meghillàh tutta la notte non può più recuperarne la lettura. Quindi di giorno la legge solo una volta. (Torat HaMo’adim 5: 4) Quando la legge di giorno aggiunge anche la berakhàh di Sheechejianu prima della lettura. (cfr. Torat HaMo’adim 5, 16)
Il tempo della lettura del giorno
La lettura del giorno. La lettura del giorno può essere effettuata tutto il giorno, dal Netz HaChamàh ~ sorgere del sole fino alla fine delle ore di luce. Bedi’avad ~ a posteriori se ha letto la Meghillàh prima del Netz HaChamàh entro l’ ‘alot HaShachar ~ albeggio (72 minuti zemaniot prima del Netz HaChamàh) è uscito dall’obbligo.
Chi non può leggerla dopo il Netz HaChamàh. Chi sa che non potrà leggere la Meghillàh dopo il Netz HaChamàh, la legga a priori dall’ ‘alot haShachar. (Torat HaMo’adim 5: 1)
Berakhot sulla lettura
Berakhot la notte. Chi legge la Meghillàh durante la notte benedice tre berakhot: (1) ‘al Miqrà Meghillàh, (2) She’asàh Nissim (3) Sheechejianu [Trovate la traslitterazione delle berakhot della lettura alla fine del libro] (Torat HaMo’adim 5: 13)
Berakhot il giorno. C’è da distinguere tra sefarditi e ashkenaziti. I sefarditi recitano solo le prime due berakhot (senza sheechejianu, che è stata letta la sera prima) e molti ashkenaziti usano recitare tutte e tre le berakhot. (cfr. Torat HaMo’adim 5: 13) Il Minhag ~ uso della Qehillat Qodesh Ferrara יע"א e in generale quella degli italiani è come i sefarditi, che non recitano la berakhàh di Sheechejianu se non la sera (Pachad Izchaq Lampronti “Meghillà Chayavim Liqrotàh Balaylàh” e “Meghillàh Mevarekhin açhareah”)
Sheechejianu. E’ opportuno pensare durante la recitazione della berakhàh di Sheechejianu a tutte le Mizvot del giorno di Purim, comprese Mishloach Manot, Mattanot LaEvionim e la Se’udàh di Purim. (Torat HaMo’adim 5: 13)
Dopo la lettura. Dopo aver completato la lettura, si arrotola la Meghillàh Kesheràh. Una volta arrotolata si recita la Berakhàh di “HaE-l HaRav et Rivenu” e si conclude dicendo “Barukh Attàh HaShem, HaNifrà Le’ammò Israel Mikol Tzarehem, HaE-l HaMoshi’à.” [Trovate Be”H anche questa berakhàh con relativa traslitterazione a pagina 110 ](Torat HaMo’adim 5: 14)
Berakhàh di HaRav et Rivenu. Per recitare la berakhàh di HaRav et Rivenu c’è chi sostiene che siano necessari 10 ebrei (tra uomini e donne), visto che questa berakhàh è solo un minhag ~ uso, e come tale è stata stabilita solo per un pubblico. (cfr. Torat HaMo’adim 5: 14) In un luogo ove vi sia un uso chiaro di recitare la berakhàh con anche meno di 10 ebrei presenti, è possibile continuare con il proprio uso, ma nel caso in cui l’uso sia incerto, si entra in un dubbio di berakhàh levatalàh ~ benedizione invano, con relativo Nome del Signore invano chas veshalom. Per fare le cose al meglio, è opportuno anche ove vi sia un uso, avere donne e bambini che siano giunti in età di educazione per ottenere un cuorum di 10 pesone (cfr. Ben Ish Chai 13, note Ish Matzliach sulla Mishnàh Beruràh 316: 4)
HaRav et Rivenu
L’uso in diverse comunità è quello di recitare questa berakhàh anche quando una persona legge da sola la Meghillàh. E così è l’uso della קהילת קודש Qehillat Qodesh ~ sacra comunità di Bagdad יע"א(Ben Ish Chai 13). E così è anche l’uso degli italiani nella Qehillat Qodesh di Mantova יע"א e degli italiani in genere - così testimonia Rabbenu Barukh Casis ז"ל in una lettera inviata a Rabbenu Izchaq Lampronti ז"ל che la riporta nel Pachad Izchaq (“Meghillàh Mevarrçhin Achareah”). Riporta inoltre una lettera del Chakham Bril ז"ל, suo maestro, che testimonia che la Qehillàh Ashkenazita a Mantova יע"א usava invece non recitare alcuna berakhàh.
Purim Sameach!
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