Commerciare da Rosh Chodesh Av.

2086.      Commercio. Si diminuisce il commercio da Rosh Chodesh Av fino a Tish’a BeAv[1]. I sefarditi[2] seguono l’opinione che spiega si tratti solo del commercio legato ad una Simchàh, come i preparativi per un matrimonio e simili, e tutto il resto del commercio è permesso [per Tish’a BeAv valgono altre regole] Tra gli ashkenaziti invece troviamo chi sostiene che si riferisca ad ogni forma di commercio[3]. Ciò nonostante, anche secondo questa opinione se è necessario per guadagnarsi da vivere è sicuramente permesso, e su questo molti si basano per permettere il commercio, perché oggigiorno la maggior parte del commercio è solo per guadagnarsi da vivere[4].
2087.      Facilitazioni nell’acquistare anche per Simchàh. Se è necessario acquistare qualcosa per una Simchàh, ci sono alcuni permessi nel caso in cui (a) non potrà acquistarlo dopo Tish’a BeAv, (b) non c’è il tempo per realizzarlo dopo Tish’a BeAv[5], oppure se (c) si trova ora in prezzo più basso che successivamente[6] [o per saldi e simili, oppure perché poi il prezzo salirà per qualche motivo].



[1] כ"כ Shulchan ‘arukh (Orach Chajim 551:2).
[2] In base al Bet Yosef (Orach Chajim 551:2) Vedi Shulchan ‘arukh Orach Chajim 551:2. כ"פ Ben Ish Chai (1 Devarim 2).
[3] Vedi Mishnàh Beruràh 551:11 [vedi inoltre Bet Yosef (Orach Chajim 551:2)].
[4] Vedi Mishnàh Beruràh 551:fine 11.
[5] כ"כ Ben Ish Chai (1 Devarim 2).
[6] כ"כ Ben Ish Chai (1 Devarim 2).


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