Domanda. Abito oramai in maniera fissa in Israele ed ho chiesto ad un Morèh Horaàh, che mi ha detto che oramai devo festeggiare solo un giorno di Yom Tov. Il settimo e l'ottavo giorno di Pesach sto a casa dai miei genitori in Italia יע"א. Come mi devo comportare?
Per prima cosa, hai fatto bene a sottolineare che hai chiesto ad un Morèh Horaàh, ossia un Talmid Chakham esperto di halakhàh pratica sull'argomento, perché ci sono numerosi dettagli nella domanda, che variano di caso in caso, e non è opportuno 'decidere da soli', perché si può rischiare di commettere errori ח"ו. Se non sapete dove contattare un Morèh Horaàh [e non qualcuno che non si conosce neppure su vari luoghi su internet] scrivete a deroryqra@gmail.com. Le domande se necessario saranno passate ad un Morèh Horaàh.
Alcuni casi comuni, su cui è possibile sapere già la casistica si veda: http://deroryqra.blogspot.co.il/2013/05/d-vengo-in-israele-quanti-giorni-di-yom.html
Numerose però sono le halakhot riguardanti queste casistiche (si veda lungamente Chazon 'Ovadiàh citato e pagine successive, così anche Pisqè Teshuvot 496 a titolo di esempio) e non è possibile esaurire l'argomento in questo articolo. Vediamo solo alcune risposte a domande comuni a breve termine sull'ottavo giorno di Pesach. [Ho diviso l'articolo con alcune parti tra parentesi quadre che riguardano maggiormente gli approfondimenti per comprendere meglio la questione, ma non è strettamente necessario leggerli per sapere la norma]
1471. Cosa fare? Sicuramente per un ebreo che è considerato Ben Eretz Israel (ossia che abita in maniera fissa in Eretz Israel) e che arriva solo per Pesach dai parenti in Italia יע"א o in altri paesi fuori da Eretz Israel, è vietato compiere Melakhot in pubblico nel secondo giorno di Yom Tov (Yom Tov Shenì Shel Galuiot) perché altrimenti coloro che vedono ח"ו potrebbero considerare meno tale giorno.
C'è una discussione se sia invece permettibile la Melakhàh in privato (BeTzin'a), senza che nessuno lo veda. C'è chi sostiene che sia permesso, e chi sostiene che sia vietato. (vedi Kaf HaChajim Sofer 496:33-34) Chakham 'Ovadiàh Yosef ז"ל, nonostante sia noto che solitamente è facilitante, qui sostiene che sia opportuno essere rigoroso se non in rarissimi casi di Melakhot DeRabbanan, come relativamente ad alcune norme sul Muqzèh. (Chazon 'Ovadiàh Yom Tov 111-112:2(:4))
[Perché essere rigorosi? Per vari fattori, in particolare perché buona parte dei Rishonim (chakhamim importanti dell'epoca di Rashì ז"ל) dicono esplicitamente che è vietato, e non erano necessariamente sotto gli occhi di molte delle fonti che permettono, e questo avrebbe potuto far 'cambiare opinione' diverse autorità, perché questo genere di fonti ha maggiore peso nel campo della halakhàh.]
Attenzione! Spiega il Gaon HaRav Moshèh Feinstein ז"ל (Igrot Moshèh 8:Orach Chajim 5:24:3, similmente in Orach Chajim 3:72 אבל) che davanti ai propri parenti che abitano fuori da Eretz Israel, anche se ci si trova a casa propria, è considerato come Befarhesia ~ in pubblico! (vedi anche Pisqè Teshuvot 496:19:fine 5)
Divido l'argomento in due categorie - (1) candele, qiddush, havdalàh e chametz (1475)! (1472-1475) e (2) Tefillàh (1476-1482)
Candele, Qiddush, Havdalàh e mangiare
1472. Accendere le candele. Se è solita accendere le candele prima di Yom Tov anche quando è ospite, accenda come fosse Yom Tov senza recitare alcuna berakhàh. Ciò vale anche se non si trova in 'compagnia', perché può esserci il rischio che qualcuno la venga a trovare e veda che non ci sono le candele accese. (Pisqè Teshuvot 496:19:2.
1473 .Qiddush. Un Ben Eretz Israel non può recitare il Qiddush la sera dell'ottavo giorno di Pesach, perché non è tenuto a recitarla. Pertanto non può neppure far uscire dall'obbligo qualcun altro. (כ"כ Pisqè Teshuvot 496:22, vedi Igrot Moshèh 5:Orach Chajim 3:72 אבל)
1474. Havdalàh. Per poter mangiare dopo l'uscita del settimo giorno di Pesach, il Ben Eretz Israel deve recitare la Havdalàh, senza farsi notare da altri. Quindi deve bere dopo averla recitata almeno Mellò Lugmav di vino (o succo d'uva). Mellò Lugmav è la quantità necessaria per riempire una guancia completamente, e in una persona media corrisponde a 42 cc. (Kaf HaChajim Sofer 496:36, così sostiene anche Chakham 'Ovadiàh ז"ל nel Chazon 'Ovadiàh Yom Tov 128:9, Pisqè Teshuvot 496:19:4:132 a nome di numerosi ulteriori poseqim tra cui il Gaon HaRav Shelomò Zalman Auerbach ז"ל, il Gaon HaRav Elyashiv ז"ל, e יבלחט"ו il Gaon HaRav Wosner שליט"א. Questa è anche l'opinione del Chakham italiano Rabbenu Chanania Casis ז"ל)
C'è chi sostiene invece che se è difficile, è possibile uscire dall'obbligo nel caso specifico recitando la Havdalàh nella 'amidàh dicendo 'Attàh Chonantanu'. (vedi Pisqè Teshuvot 496:19:4, vedi inoltre Igrot Moshèh 5:Orach Chajim 3:72 אבל) In tal caso si ponga attenzione a sentire la Havdalàh del giorno successivo da coloro che abitano fuori da Eretz Israel (vedi lungamente Chazon 'Ovadiàh 129-130:9:14 nella nota)
Ognuno segua i propri poseqim, ma in particolare per i sefarditi è generalmente preferibile la prima opzione.
1472. Accendere le candele. Se è solita accendere le candele prima di Yom Tov anche quando è ospite, accenda come fosse Yom Tov senza recitare alcuna berakhàh. Ciò vale anche se non si trova in 'compagnia', perché può esserci il rischio che qualcuno la venga a trovare e veda che non ci sono le candele accese. (Pisqè Teshuvot 496:19:2.
1473 .Qiddush. Un Ben Eretz Israel non può recitare il Qiddush la sera dell'ottavo giorno di Pesach, perché non è tenuto a recitarla. Pertanto non può neppure far uscire dall'obbligo qualcun altro. (כ"כ Pisqè Teshuvot 496:22, vedi Igrot Moshèh 5:Orach Chajim 3:72 אבל)
1474. Havdalàh. Per poter mangiare dopo l'uscita del settimo giorno di Pesach, il Ben Eretz Israel deve recitare la Havdalàh, senza farsi notare da altri. Quindi deve bere dopo averla recitata almeno Mellò Lugmav di vino (o succo d'uva). Mellò Lugmav è la quantità necessaria per riempire una guancia completamente, e in una persona media corrisponde a 42 cc. (Kaf HaChajim Sofer 496:36, così sostiene anche Chakham 'Ovadiàh ז"ל nel Chazon 'Ovadiàh Yom Tov 128:9, Pisqè Teshuvot 496:19:4:132 a nome di numerosi ulteriori poseqim tra cui il Gaon HaRav Shelomò Zalman Auerbach ז"ל, il Gaon HaRav Elyashiv ז"ל, e יבלחט"ו il Gaon HaRav Wosner שליט"א. Questa è anche l'opinione del Chakham italiano Rabbenu Chanania Casis ז"ל)
C'è chi sostiene invece che se è difficile, è possibile uscire dall'obbligo nel caso specifico recitando la Havdalàh nella 'amidàh dicendo 'Attàh Chonantanu'. (vedi Pisqè Teshuvot 496:19:4, vedi inoltre Igrot Moshèh 5:Orach Chajim 3:72 אבל) In tal caso si ponga attenzione a sentire la Havdalàh del giorno successivo da coloro che abitano fuori da Eretz Israel (vedi lungamente Chazon 'Ovadiàh 129-130:9:14 nella nota)
Ognuno segua i propri poseqim, ma in particolare per i sefarditi è generalmente preferibile la prima opzione.
Domanda. Posso mangiare çhametz l'ottavo giorno di Pesach?
1475. Chametz. E' vietato mangiare Chametz l'ottavo giorno di Pesach. (Chazon 'Ovadiàh Yom Tov 117:3)
1475. Chametz. E' vietato mangiare Chametz l'ottavo giorno di Pesach. (Chazon 'Ovadiàh Yom Tov 117:3)
Tefillàh
1476. 'arvit dell'ottavo giorno. Ad 'arvit dell'ottavo giorno di Pesach, si reciti la tefillàh dei giorni feriali, stando con il pubblico, e semplicemente recitando la 'amidàh differente, ricordandosi di recitare il brano di 'Attàh Chonantanu'. (vedi similmente Igrot Moshèh Orach Chajim 3:72 אבל)
1477. Shacharit. L'ottavo giorno di Pesach, sicuramente il Ben Eretz Israel dovrà pregare come un giorno 'feriale', com'è effettivamente Issru Chag. Quindi dovrà indossare i Tefillin in casa in privato recitandovi la Qeriat Shem'a, e dopo va al Bet HaKenesset con i vestiti di Shabbat e Yom Tov per pregare con il pubblico la 'amidàh. Lui leggerà la 'amidàh dei giorni feriali. (Chazon 'Ovadiàh Yom Tov 112:2, כ"כ Igrot Moshèh Orach Chajim 3:72 אבל; e כ"כ Kaf Hachajim Sofer 496:35, vedi anche Pisqè Teshuvot 496:16)
1478. Hallel. Quando il pubblico recita l'Hallel, lo reciti con loro, senza recitare alcuna Berakhàh. (Chazon 'Ovadiàh 112-114:2 - in ogni caso l'ottavo giorno si recita saltando alcuni passi, vedi ivi)
1479. Salire al Sefer. Si ponga attenzione a non salire al Sefer, e cerchi una scusa per evitarlo, ad esempio andando in bagno, oppure facendo capire con un gesto che si trova in mezzo alla tefillàh, o simili. (vedi Pisqè Teshuvot 496:18 ויזהרו, vedi ivi anche se l'ottavo giorno di Pesach cade durante Shabbat; vedi inoltre Kaf HaChajim Sofer 496:58)
1480. Musaf. Chiaramente per il Ben Eretz Israel l'ottavo giorno di Pesach essendo Issru Chag, non si recita Musaf. Ciò nonostante, deve rimanere con il pubblico al Bet HaKenesset essendo una questione 'in pubblico', e tenga il Siddur in mano, facendo pensare che fa la 'amidàh, e intanto legga qualche Mizmor Tehillim. (Chazon 'Ovadiàh Yom Tov 114:2)
1481. Minchàh. Per Minchàh ci si comporti come per Shacharit, recitando la tefillàh dei giorni feriali a pari passo con il pubblico che recita quella di Yom Tov. (vedi fonti precedenti)
1482. Chazan. Eviti chiaramente di essere chazan al Bet HaKenesset, perché si entra in numerosi problemi. (vedi Pisqè Teshuvot 496:18)
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