Non sbadigliare!


714.       Non ruttare e sbadigliare. Non rutti e sbadigli durante la Tefillàh, e chi lo fa (volontariamente) è considerato un superbo. (vedi Tur e Shulchan ‘arukh Orach Chajim 97:1, vedi Berakhot 24 ‘amud bet) E così si eviti anche il tossire (volontariamente). (vedi Ben Ish Chai (1 Itrò 16) che traduce diversamente Gihuq) [nel caso lo facesse in modo involontario vedi successivamente]

715. Non trattiene il rutto. Chi non riesce a trattenere un rutto e l’abbia fatto suo malgrado, non ha trasgredito un divieto (Mishnàh Beruràh 97:1) ma è opportuno che metta la mano davanti alla bocca anche se non è strettamente necessario. (vedi attentamente Kaf HaChajim Sofer (Orach Chajim 97:2), Halakhàh Beruràh 97:1 e Berur Halakhàh 97:2) 

716. Non trattiene lo sbadiglio. Chi si trovasse in condizioni per cui non riesce a far a meno di sbadigliare durante la Tefillàh metta la mano davanti alla bocca, affinché non sia visibile la sua apertura. (Shulchan ‘arukh Orach Chajim 97:1) Questo vale anche se prega da solo e non c’è nessuno in casa. (vedi Ben Ish Chai (1 Itrò 16), Kaf HaChajim Sofer (Orach Chajim 97:3), Halakhàh Beruràh 97:1(:3))

717. Non trattiene la tosse. Chi non riesce a trattenere un colpo di tosse, segue le stesse halakhot di un rutto. (vedi Ben Ish Chai (1 Itrò 16))

Nessun commento:

Posta un commento