[Copre le halakhot di
oggi e domani Be”H]
695. Disturbi. Per quanto possibile non si preghi in un luogo
in cui c’è qualcosa che distrae, persino se si tratta di un odore. (vedi
Shulchan ‘arukh Orach Chajim 98:2, Mishnàh Beruràh 98:6,4)
696. Condizione distratta. Un tempo, in cui le persone stavano maggiormente
concentrate, non si pregava nel momento in cui una persona era distratta. Ad
esempio nel caso di una sofferenza, oppure se fosse stanco da un viaggio. Oggi
però, già come condizione standard le persone hanno minore concentrazione.
Pertanto anche se non riesce ad uscire da queste condizioni, prega comunque.
(vedi Shulchan ‘arukh Orach Chajim 98:2 e Mishnàh Beruràh 98:5-6)
697. Collera. In ogni caso, quando una persona è in collera, o
in condizioni simili, nonostante sia tenuto a pregare comunque deve sforzarsi a
levarsi dalla testa tali pensieri durante la Tefillàh. (vedi Shulchan ‘arukh
Orach Chajim 98:2 e Mishnàh Beruràh 98:6,5)
698. Arrecare disturbo. In base a quanto visto, bisogna stare molto
attenti a non arrecare disturbo agli altri che pregano. In tal modo chas
veshalom, si è responsabili di come gli altri (non) pregano. In particolare
bisogna porre attenzione ad evitare di disturbare parlando, essendo una cosa
vietata in sé nella maggior parte dei casi durante la Tefillàh. (vedi anche
Mishnàh Beruràh 98:3) Questo punto non riguarda solo gli uomini, ma anche le
donne.
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