Basi di Kasherut alimentare (1)


BS"D

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In favore della Hatzlachàh e della Hatzalàh di tutto il Kellal Israel, in particolare in Israele יע"א
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Nella Parashàh che leggeremo questa settimana Be"H, la Parashàh di Vayshlach, vediamo la prima mizvàh ricevuta da un Ben Israel legata alla Kasherut: il divieto di mangiare il Ghid HaNashèh, tradotto in italiano come nervo sciatico. 
In generale HaQadosh Barukh Hù ci ha dato delle norme di Kasherut molto dettagliate. Perchè?
HaQadosh Barukh Hù ha dato ai membri del popolo ebraico due livelli aggiuntivi dell'anima - oltre al Nefesh - livello che anche gli animali hanno in una certa versione, posseggono anche il Ruach ~ Spirito e la Neshamàh ~ Alma. Poichè questi livelli spirituali sono più elevati, necessitano di maggior cura e devono essere pertanto curati. 
Il modo per curarli sono l'osservanza delle mizvot che fanno da "medicina" sia a posteriori che preventiva per questi preziosi livelli. In particolare l'alimentazione è un concetto molto importante cui stare attenti, poichè ciò che mettiamo in bocca c'influenza profondamente. Pertanto HaQadosh Barukh Hù, nostro Creatore e Progettatore, ci ha dato delle "istruzioni ad hoc" per seguire una dieta sana, indicandoci cosa è sano per noi e cosa invece è addirittura "velenoso" per le nostre anime. Quindi ci avvisa - state lontani da ciò che è veleno e mangiate solo ciò che è sano.

Perchè in particolare il divieto del Ghid HaNashèh ~ Nervo Sciatico? [La risposta Be"H domani]

Qui di seguito alcune norme di Kasherut alimentare Be"H.

616. Kasherut Alimentare. Molti B"H sanno che ci sono norme di alimentazione ebraica, chiamate con il termine di Kasherut - termine che significa "adatto" / "idoneo". Queste norme sono essenziali per una sana vita ebraica. Come ogni questione halakhica troviamo alcune cose strettamente obbligatorie e altre che sono "middat chasidut" ~ "Buon comportamento" o "Chumrot" ~ "rigorosità". Come sempre è necessario stare attenti a distinguere. Questa settimana Be"H citeremo brevemente alcune mizvot legate alla Kasherut che sono assolutamente obbligatorie.

617. Carne e latte. La divisione tra carne e latte è obbligatoria dalla Toràh ed è un divieto legato alla Kasherut particolarmente grave. C'è scritto tre volte nella Toràh, nella Parashàh di (1) Mishpatim (Shemot 23, 19), (2) Ki Tissà (Shemot 34,26) e (3) Reèh (Devarim 14, 21) "Lo Tevashel Ghedì BeChalev Immò", tradotto solitamente (e impropriamente) come "Non cucinare il capretto nel latte di sua madre". Questo divieto riguarda in generale la mescolanza tra i latticini e le carni animali kasher [perchè quelle non kasher sono vietate a sè]. Il versetto viene esplicitato 3 volte per insegnarci tre divieti: (a) cucinare carne e latte assieme [oppure nella stessa pentola senza averla prima kasherizzata], (b) mangiarli assieme, e (c) aver godimento della mescolanza. [vedi Shulchan 'arukh Yorèh De'a 87-96] Qualche esempio nello specifico:
a. Cucinare - è vietato cucinare carne e latte anche senza avere lo scopo di mangiarli - ad esempio per ottenere un prodotto come una candela di grasso animale (mescolata con il latte per condensarlo o dargli un migliore odore), dare da mangiare ad un non ebreo (cui la mescolanza è permessa) o simili. Tanto più se si passa al passo successivo. 
b. Mangiare - è vietato mangiare assieme o dalle stesse stoviglie carne e latte. Così è necessario oggi fare una separazione temporale tra il consumo della carne e quello del latte, per separare i due sapori e la presenza delle due sostanze nell'apparato digerente. E' inoltre vietato mangiare carne e latte sullo stesso tavolo contemporaneamente, a meno che non ci siano dei segni identificativi. (vedi Shulchan 'arukh Yorèh De'a 87-89)  
c. Aver godimento - dopo che è stata cucinata una mescolanza di carne e latte (anche da un non ebreo) è vietato averne alcun godimento, e va gettata nel water. Caso comune cui bisogna stare attenti - il cibo per gli animali. E' vietato aver godimento della mescolanza tra carne e latte anche sotto questo aspetto.

[Per articoli su carne e latte maggiormente nel dettaglio sfoglia: http://deroryqra.blogspot.co.il/search/label/Carne%20e%20Latte

2 commenti:

  1. Perché la traduzione di "Lo Tevashel Ghedí BeChevel Imó" usata di solito é sbagliata (Non cucinare il capretto nel latte di sua madre)? Quale sarebbe quella giusta?

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  2. Ghedì non significa "capretto" come solitamente viene tradotto. Capretto si dice "Ghedì 'Izzim" ossia il piccolo animale della capra. "Ghedì" semplicemente (senza alcun suffisso) significa il piccolo dell'animale di cui si tratta, in questo caso può essere il piccolo di una capra, di una mucca o simili.
    Lo deduciamo anche dalla parashàh di Toledot, in cui vediamo che la Toràh ci racconta che Ja'aqov אע"ה ha portato davanti al padre il "Ghedì Izzim", ossia un capretto. Perchè specificare "Izzim"? Perchè senza la specificazione può indicare anche altri animali.
    [Fonte: Chullin 113, capitolo Kol HaBasar]

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