480. Distacco. Tra il consumo di carne e pesce (e viceversa) è necessario fare un distacco, sia per i sefarditi (Shulchan 'arukh Orach Chajim 173:2) che per gli ashkenaziti (vedi Ramà ז"ל Yorèh De'a 116:2-3 e Mishnàh Beruràh 173:4 con Sha'ar HaTziun 173:2, Qitzur Shulchan 'arukh Ganzfried 33:2) e così anche gli italiani (Pachad Izchaq Lampronti - Basar VeDaghim):
(a) קינוח Qinuach. Ossia - mangiare qualcosa d'altro (che non sia nè carne nè pesce, e che sia parve, ossia nè latte nè carne)
(b) הדחה Hadachàh. Ossia - bere qualcosa (un rev'iit)
(c) מים אמצעים Maim Emtza'im. Ossia il lavarsi le mani tra una portata e l'altra. Su quest'ultimo punto, vedi halakhàh successiva.
481. Maim Emtza'im tra carne e pesce. Sulla questione di lavarsi le mani tra carne e pesce (e viceversa) c'è qualche facilitazione da segnalare:
a. Ashkenaziti. Tra gli ashkenaziti c'è chi facilita in base al Ramà ז"ל (Yorèh De'a 116:3), come riportato nella Mishnàh Beruràh (173:4). Ma anche tra di loro ci sono molti che sono rigorosi sulla questione. (vedi Pisqè Teshuvot 173:2)
b. Pulirsi bene le mani. Se è possibile pulirsi bene le mani anche senza Netillat Yadaim c'è su chi appoggiarsi per farlo. (vedi Kaf HaChajim Sofer Yorèh De'a 116:27)
c. Attenzione a non sporcarsele. Chi è attento a non sporcarsele, come nel caso abbia mangiato il pesce con le sole posate e senza pane sul pesce, può facilitare sulla netillat Yadaim. (vedi Kaf HaChajim Sofer Yorèh De'a 116:27, vedi anche note Ish Matlziach su Mishnàh Beruràh 2:148:3)
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