73. La Sukkàh dovrebbe essere considerata al pari della propria abitazione. Così come si hanno determinati comportamenti in casa propria, così se una persona vuole fare le stesse cose deve farle in Sukkàh. Una persona vuole mangiare un pasto (qevi'ut Seudàh - cfr. halakhot successive בס"ד) deve mangiarlo in Sukkàh. Anche se una persona vuole chiacchierare con il suo amico, è opportuno che lo faccia in sukkàh. Nonostante ciò, se si ha la possibilità, è bene evitare di parlare di cose vane, poichè comunque il livello di Qedushàh ~ Santità della Sukkàh è superiore a quello della propria casa. (Shulchan 'arukh Orach Chajim 639:1 e commenti tra cui Mishnàh Beruràh 639:2)
74. Così si portano in sukkàh utensili e stoviglie belle. (Shulchan 'arukh Orach Chajim 639:1) La Mishnàh Beruràh (639:5) sottolinea che è opportuno evitare di portare il pentolame (anche con il cibo, tanto più se senza) in Sukkàh, in particolare per chi non è solito anche in casa portare a tavola le pentole, ma un piatto da portata. Chi non ha piatti da portata può portare il proprio pentolame. [E' possibile però (a) preparare prima le porzioni, oppure (b) tenere il pentolame poco fuori dalla sukkàh e preparare lì il tutto]
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