בס"ד
In seguito ad alcune domande, riassumiamo alcuni punti principali. Trovate maggiori dettagli negli articoli specifici.
Da domattina all' 'alot HaShachar ~ albeggio, comincia il digiuno pubblico del 17 di Tammuz, fino a Tzet HaKokhavim ~ uscita delle stelle.
Chi volesse mangiare o bere prima dell' 'alot HaShachar dopo essere andato a dormire, deve specificare già da stasera: "Se mi alzo prima dell' 'alot HaShachar mi riservo l'opzione di mangiare e bere". E' corretto comunque dirlo, anche se non si ha intenzione di alzarsi, perchè può capitare che per un motivo o l'altro ci si alzi - in tal modo ci si riserva la possibilità di farlo.
Il Digiuno è obbligatorio per tutti, tranne per i pochi esenti - principalmente per ragioni di salute.
La Parte fondamentale del digiuno oltre al digiuno stesso è la riflessione sulle proprie azioni al fine di fare Teshuvàh, coadiuvato con la Tzedaqàh a ebrei poveri affinché abbiano di che mangiare.
E' possibile effettuare la Netillat Yadaim durante il digiuno.
Lavarsi con l’acqua calda מעקר הדיןme’iqqar hadin ~ in base alla stretta regola è permesso; in ogni caso ci sono alcuni ashkenaziti che sono più rigorosi in ciò nei digiuni pubblici.
D&R - Quando si recita 'anenu nel digiuno del 17 di Tammuz?
1008. Secondo l'opinione dello Shulchan 'arukh (Orach Chajim 565:3) si recita 'anenu durante tutte le Tefillot della giornata, compresa 'arvit [anche se ancora non si digiuna] (vedi Mishnàh Beruràh 565:9) Così è l'uso tripolino. Ma la maggior parte dei sefarditi in ciò segue l'opinione che dice che si recita solo durante il giorno, quando si digiuna, quindi a Shacharit e Minchàh. (vedi Kaf HaChajim Sofer 565:17) Gli ashkenaziti invece seguono l'opinione del Ramà ז"ל (Orach Chajim 565:3) che sostiene si reciti solo durante Minchàh, tranne che per lo Shaliach Tzibbur che lo recita anche nella Chazaràh di Shacharit.
Riassumendo:
1. 'arvit Shacharit e Minchàh. Opinione dello Shulchan 'arukh, seguita da pochi sefarditi, tra cui i tripolini.
2. Shacharit e Minchàh. Opinione prevalente presso i sefarditi.
3. Minchàh, se non per lo Shaliach Tzibbur che l'aggiunge anche durante la Chazaràh di Shacharit, e così è l'uso ashkenazita in base al Ramà ז"ל.
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