La ghemarà (Shabbat 21b) dice che la mizwàh di channukkàh consiste nell’accendere un lume singolo per ogni casa ognuna delle otto sere di chanukkàh. Aggiunge poi che i מהדרין mehadderin (coloro che inseguono le mizwot) accendono ogni sera un numero di lumi pari al numero dei membri della famiglia, e i מהדרין מן המהדרין mehadderin min hamehadderin (quelli ancora più “inseguitori” :-)) accendono un numero di lumi corrispondenti al giorno di chanukkàh in cui ci si trova di giorno in giorno.
A questo punto c’è una discussione su come bisogna intendere quest’ultima frase.
Gli autori dei Tossafot (chiamati così i circa 300 Chakhamim francesi del periodo dei Rishonim, che spaziano per un periodo di circa 300 anni, fino a 700 anni fa) spiegano che è necessario accendere una sola chanukkiàh per ogni famiglia indipendentemente dal numero dei membri che la compongono. Ciò perché altrimenti potrebbe confondere chi guarda i lumi dall'esterno rispetto a quale giorno di Chanukkàh ci si trovi senza sapere se si è acceso quel numero di lumi perchè corrisponde al numero dei famigliari in casa o perchè corrisponde al numero del giorno di Chanukkàh. E così ha riportato Maran nello Shulchan Aruch (Orach Chajim 671,1) e così è il minhag sefaradita. [Così sembra anche essere l'uso romano antico in base a quella che sembra l'opinione del Shibbolè HaLeqet (185), e così anche quella del Sefer HaTadir (inizio Hilkhot Channukkàh, pagina 205)]
Il Ramàh, per il minhag ashkenazita, riporta invece un’opinione molto simile al Rambam (Hilkhot Channukkàh 4,2): per ogni famigliare si accende una chanukkiàh. La Mishnàh Beruràh spiega che per ovviare al problema presentato dal Tossafot (della possibile confusione relativamente al numero dei giorni, per chi guarda dall’esterno) si metta ogni chanukkiàh in modo che sia distinguibile dalle altre, così da rendere riconoscibile il numero di giorni.
A questo punto passiamo alla parte più halakhica di ciò che consegue da questo discorso.
- Dal punto di vista del דין din ~ regola stretto basterebbe un solo ner per ogni giorno. Attualmente tutto il popolo usa fare come i mehadderin min hamehadderin (vedi sopra), quindi è necessario che in ogni casa venga accesa una chanukkiàh, in cui il numero dei lumi corrisponde a quello del giorno in cui ci si trova. Gli ashkenaziti usano accendere una chanukkiàh per ogni componente della famiglia, ognuna in un posto differente della casa. In caso di necessità, dopo avere acceso la prima serie per mano del capo famiglia, c’è possibilità di facilitare e accendere un solo ner per ogni singolo giorno per ogni membro della famiglia. [TH3 1:4]
- Anche una persona povera che deve mantenersi con la צדקה Tzedaqàh, deve accendere le nerot channukkàh, ma nel suo caso si va secondo la regola stretta, e gli basta accendere un ner solo per ogni singola sera. Si stia attenti che in ogni caso non si accendano un numero diverso di nerot rispetto al giorno in cui ci si trova. [TH3 1:3]
[1] Ho qui riportato direttamente l’opinione di Beth Hillel, che è anche quella ripresa nella Halachàh. Per quanto sia un minhag, in base al Beur Halachàh (671,1) non si può comunque seguire l’opinione di Beth Shammaj, poiché non riportata da nessun posseq (decisore di halachàh).
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