Il Seder dei Simanim di Rosh HaShanàh

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2164.      Simanim. L’uso di consumare [o almeno portare a tavola da vedere[1]] i Simanim come segno di buon auspicio per l’anno che sta cominciando è antichissimo, già riportato nella Ghemarà[2]. L’uso comune è quello di recitare prima del consumo di ognuno di questi Simanim una Baqqashàh ~ richiesta.[3]  [vedi da pag. 71 del libro]

2165.      Quando? In base all’uso più comune si ripetono i Simanim anche la seconda sera di Rosh HaShanàh[5]; e il Ben Ish Chai[6] dice che il suo uso era quello di ripeterli anche durante i pasti del giorno come buon augurio, e così altri segnalano che è positivo fare se si vuole[7].

2166.      Berakhàh e Yehì Ratzon. Se si deve recitare la Berakhàh su uno dei Simanim, si reciti prima la Berakhàh, poi si consumi parte del Siman, e solo dopo si reciti lo Yehì Ratzon. Non è permesso recitare lo Yehì Ratzon tra la Berakhàh e il consumo, perché altrimenti costituirebbe un Hefseq ~ interruzione tra i due passaggi[8].

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[1] Vedi Bet Yosef (Orach Chajm 583 אמר אביי).

[2] Massekhet Keritut 6 ‘amud alef in cui dice che erano soliti consumare, e Horayot 12 ‘amud alef in cui dice che erano soliti vedere. Vedi Kaf HaChajim Sofer 583:6, :11 sulla questione.

[3] כ"כ Tur e Bet Yosef (Orach Chajim 583) anche a nome dei Gheonim ז"ל, Kaf HaChajim Sofer 583:11. Ogni Yehì Ratzon viene recitato ricordando il Nome di HaShem. (vedi Mishnàh Beruràh 583:2)

[4] Mishnàh Beruràh 583:2 a nome dello Shelàh HaQadosh citato dall’Eliàh Rabbàh.

[5] Vedi Kaf HaChajim Sofer 583:7 che riporta che secondo il Bené Issakhar (Maamarè çhodesh Tishrè 2:11) non è necessario, ma così sostengono Chazon ‘Ovadiàh Yamim Noraim 93:15 e altri poseqim tra cui l’Eliah Rabbàh 583:1, Maçhaziq Berakhàh 583:2, Sha’arè Teshuvàh 583:1, Mattèh Efraim 583:2.

[6] Ben Ish Chai (1 Nitzavim 4), citato nel Kaf HaChajim Sofer 583:7.

[7] Mattèh Efraim 597:4#, Kaf HaChajim Sofer 583:7.

[8] כ"כ Mishnàh Beruràh 583:4(:4) a nome del Maghen Avraham e di altri Açharonim ז"ל.